Le regioni costiere italiane si schierano contro l’inasprimento della direttiva Bolkestein e trovano l’appoggio del Senato. Lo scorso giovedì una delegazione di Abruzzo, Emilia-Romagna e Puglia, guidata dal consigliere della Regione Abruzzo Luciano Monticelli, è stata ricevuta in audizione dalla X commissione del Senato sul delicato tema della revisione della direttiva 2006/123/CE sulla libera circolazione dei servizi, che colpisce anche le concessioni balneari. I rappresentanti delle regioni sono infatti preoccupati per l’intenzione, da parte della Commissione europea, di revisionare la direttiva in senso ancora più restrittivo, manifestata con un disegno di legge che prevede un blocco di ogni nuova legislazione in materia di servizi in attesa del via libera di Bruxelles (ne abbiamo dato notizia in questo articolo lo scorso 24 gennaio).
Già lo scorso 8 marzo una risoluzione votata dalla IV commissione consiliare abruzzese, fortemente contraria all’inasprimento della direttiva, era stata esplicitamente citata da un’altra commissione del Senato, la XIV, nelle relative osservazioni di cui è stata estensore la senatrice Elena Fissore. La scorsa settimana, invece, si è svolta l’audizione della delegazione abruzzese nella X commissione Industria, commercio e turismo.
«Tale audizione è stata una straordinaria occasione per far sentire la voce dell’Abruzzo», dice Monticelli. «Sappiamo che l’Europa è una grande opportunità, ma dall’altra parte, come rappresentanti del popolo abruzzese, abbiamo il dovere di vigilare perché a Bruxelles non vengano prese delle decisioni contrarie all’interesse generale. E la proposta di inasprire l’applicazione della Bolkestein lo sarebbe certamente, perché, come ha recentemente osservato anche il Bundestag tedesco, andrebbe a bloccare le decisioni sovrane delle assemblee legislative elette dai cittadini».
«Proprio perché sono europeista – continua Monticelli – so che è inutile alzare la voce una volta che i buoi sono scappati. La fase in cui prendere posizione nei confronti delle proposte della Commissione europea che non hanno ricadute positive per i cittadini è proprio questa: quando le proposte sono in elaborazione, e ogni Stato e ogni Regione possono dare un contributo per la loro revisione. Per gli stessi interessi dell’Abruzzo e delle altre regioni, è molto più efficace essere attenti legislatori prima, anziché essere scalmanati antieuropeisti dopo».
«La notizia positiva è che le posizioni esposte in Senato dalla delegazione abruzzese sono state totalmente condivise dalle altre Regioni e dai senatori che hanno preso la parola», conclude Monticelli.
fonte: Agi
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