Presso la Fiera di Carrara si è tenuta l’annuale Edizione di Balnearia, inerente al mondo dell’arredo e delle attrezzature per gli stabilimenti balneari nazionali. Importante novità è proprio il battesimo della nascita dell’Associazione Fornitori Italiani Balneari, che da un po’ di tempo suscita curiosità ed è attesa nel mondo del turismo balneare. Venerdì 28 alle ore 18, nella sala Canova, si è tenuta la prima Assemblea Nazionale Fornitori Balneari, con una folta delegazione di balneari e di rappresentanti del Movimento Balneare, nonché con la presenza in sala di dirigenti regionali e nazionali dei principali sindacati di riferimento: una sala straripante ed un tavolo di presidenza equamente suddiviso tra Fornitori e Balneari (Polleschi, Marini, Ramberti e Galella per i Fornitori; Giannessi, Bellandi, Monti per i Balneari).
Gli interventi dei balneari del Movimento hanno subito messo il dito sulla piaga del pericolo dell’asta e della fine del periodo transitorio per le concessioni al 2015. L’Afib ha risposto di essere vicini a loro adesso e per sempre, anche da un punto di vista rappresentativo e di lotta. Gli interventi dei fornitori hanno sostanzialmente ribadito i concetti del loro Documento Unico, firmato durante la fiera. La posizione centrale espressa dal Documento consiste nell’appoggio al corpo balneari nel contrastare la Direttiva Bolkestein, che mal si cuce sul concessionario balneare, lasciando anzi dubitare sui veri intenti delle Amministrazioni e del Governo, se non agirà repentinamente nel combatterla. Il rischio di mettere all’asta la concessione sta bloccando gli investimenti, con gravi ripercussioni su tutto l’indotto, e con l’abrogazione dell’art. 37 del Codice della Navigazione (diritto di insistenza) si manda il balneare verso un totale svilimento del patrimonio aziendale, giacchè totalmente privo di ogni forza contrattuale: la fine di un mondo turistico made in italy che invece dovrebbe ritrovare nuovi orizzonti e ben altri regimi di tutela e garanzia, permettendogli, anziché di scomparire o sopravvivere, di diventare modello di salvaguardia costiero, di sicurezza sociale e di economia turistica su scala locale e nazionale.
Tuttavia la preoccupazione che ormai incalza anche sul corpo dei Fornitori ha fatto precisare da alcuni che bisognerebbe anche pensare ad un piano B, oltre a sperare esclusivamente nel superamento della Direttiva Bolkestein (che alcuni sindacati di maggioranza ritengono superabile), nel senso di mettere dei paletti a difesa del processo dell’asta del patrimonio aziendale del concessionario: naturalmente i balneari non vogliono nemmeno sentire parlare dell’asta, dunque le loro reazioni sono state piuttosto accese.
La riunione, nella seconda parte, è continuata con la sola partecipazione dei Fornitori, al fine di terminare il processo di nascita del soggetto Associativo e di pianificare i primi dieci punti dell’immediato piano di azione (prossima riunione, incontro con i vertici sindacali, strutturazione del direttivo ed altro). Durante la riunione l’Associazione ha incontrato alcuni emittenti televisive e rilasciato un’intervista.
Fonte: Associazione fornitori italiani balneari
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