di Giuseppe Ricci
A tutte le Associazioni Italiane Libere degli Imprenditori Turistici Balneari
Cari colleghi,
la situazione sta, con le ultime proposte ministeriali, precipitando e rischiamo, tutti, di ritrovarci privi di un lavoro e di un futuro. Le principali associazioni aderenti a Confcommercio e a Confesercenti non sembrano avere intenzione di muoversi: da qui la necessità di un’iniziativa forte delle libere associazioni.
La nostra intenzione, come ITB Italia, è quella di radunare una delegazione per ogni associazione libera e di presentarci di persona presso le sedi di Confcommercio e Confesercenti con una risoluzione che le relative associazioni di categoria dovranno adottare e presentare in sede ministeriale, una risoluzione comune e condivisa a tutti gli operatori del settore. Nella risoluzione, in particolare, si proporranno le seguenti soluzioni:
1. L’esclusione dei balneari dalla direttiva servizi in quanto l’uso turistico-ricreativo non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 12 della dir. 123/2006/Ce sul mercato interno dei servizi.
2. La “sdemanializzazione” degli arenili, conseguente a una operazione di ridimensionamento della fascia di spiaggia (che resterebbe bene demaniale), successivamente perimetrata e differenziata dall’arenile (il quale ultimo verrebbe, invece, ceduto in proprietà agli odierni concessionari).
3. La costituzione di un diritto di superficie avente una durata non superiore a cinquanta anni.
4. Il rinnovo trentennale della concessione chiedendo anticipatamente il pagamento di tutto il periodo.
Pertanto, cari colleghi, se vi trovate d’accordo con questa impostazione, allora scriveteci e confermateci l’appuntamento, per la prossima settimana, in data da definirsi, con tutte le libere associazioni, a Roma, Piazza Esedra, per formare un corteo che raggiunga le sedi di Confcommercio e Confesercenti, onde sottoporre alle associazioni di categoria di riferimento le nostre proposte, chiedendone l’adozione immediata.
Qualora tutte le associazioni di categoria si trovassero d’accordo, allora la nostra forza contrattuale ci permetterebbe di fare un’adeguata pressione sul governo per risolvere il problema creato dalla prossima applicazione della famigerata direttiva.
Uniti si vince, separati e con comportamenti ambigui, si perde! e si perdono il lavoro, la concessione e il futuro delle nostre famiglie!
Il presidente di ITB Italia, Giuseppe Ricci
© RIPRODUZIONE RISERVATA