di Alex Giuzio
Questa mattina alle ore 10.30 Marcello Di Finizio è partito da Trieste per il suo lungo viaggio di protesta, che lo porterà a raggiungere Roma in bicicletta per tentare di farsi ricevere dal Papa ed esporgli i problemi dei balneari, nella speranza di convincerlo a pronunciare una buona parola a favore della categoria davanti al premier Monti. Questa non è la prima, eclatante protesta di Marcello, che ha già sostenuto uno sciopero della fame durato 54 giorni finché non ha avuto la conferma che le concessioni demaniali del Friuli Venezia Giulia venissero adeguate a quelle del resto d’Italia, con la proroga dal 2013 al 2015.
Questa volta, invece, Marcello non rinuncerà al cibo, ma sottoporrà il suo corpo a un grande sforzo fisico, facendogli percorrere pedalando i quasi 900 chilometri che separano Trieste da Roma. Il viaggio verrà seguito da un camper, e avverrà ovviamente con delle soste: la prima sarà questa sera alle 19 a Grado. Dopo 50 chilometri di bicicletta, Marcello parlerà con i balneari locali per convincerli a protestare con decisione contro la direttiva Bolkestein, per incitarli alla ribellione e all’unità, perchè trentamila imprese balneari, insieme, possono mostrare la loro forza, il loro rifiuto a farsi portare via la propria attività dalle multinazionali.
Il dialogo di Marcello con i balneari proseguirà per tutto il suo viaggio, perchè il combattivo uomo ha intenzione di percorrere tutta la costa adriatica fino a Pescara prima di tagliare per Roma. E ogni volta si fermerà a parlare con i suoi colleghi. Mondo Balneare seguirà da vicino questo viaggio, e vi terrà aggiornati su ogni tappa compiuta da Marcello, che lunedì ha scritto una lettera per spiegare le motivazioni profonde del suo viaggio. La potete leggere cliccando qui.
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