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“Mancano test sierologici per bagnini di salvataggio”: l’allarme di Cna

«Trentamila imprese balneari sono in difficoltà con il servizio di salvamento, mentre la stagione turistica estiva è entrata nel vivo». È l’allarme lanciato da Cna Balneari, che sottolinea il problema della mancanza di test sierologici sui bagnini di salvataggio.

«Per gli oltre 11mila assistenti bagnanti in servizio in Italia, più comunemente noti come bagnini, risulta difficile infatti effettuare il test sierologico, e di conseguenza il tampone, per controllare l’eventuale positività al Covid-19», afferma una nota di Cna. «Eppure quest’obbligo è prescritto dalle linee guida sul servizio degli assistenti bagnanti diramato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti».

«I bagnini sono assimilati agli operatori di primo soccorso, in quanto possono essere chiamati a praticare la rianimazione a persone in difficoltà sull’arenile o in mare. Del resto, molti di loro hanno addirittura conseguito l’idoneità a usare un apparecchio salvavita quale il defibrillatore. Ma ora devono essere messi nelle condizioni di aderire in tempi rapidi al nuovo obbligo», conclude Riccomini.

Gli assistenti bagnanti italiani direttamente addetti al salvamento sono oltre 11mila, di cui 3200 donne. Solo il 35% del totale ha meno di 40 anni.

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Cna Balneari

Cna Balneari è la sezione di Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa) che associa i titolari di stabilimenti balneari.
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