La stagione estiva è alle porte, ma non per tutti. Lo stabilimento balneare Paralia 3M di Melito Porto Salvo sta infatti vivendo mesi di calvario in attesa di una risposta da parte del Comune che gli permetta di proseguire la sua attività, in una vicenda che ha del paradossale.
Facciamo un passo indietro. L’imprenditore Carmelo Minniti, proprietario dello stabile dal 2001, ha una concessione demaniale fino al 2020 di circa 800 mq per posa di ombrelloni e sedie a sdraio. Nel 2016 Minniti decide di realizzare uno stabilimento balneare all’avanguardia, presentando così una variazione al contenuto, e il Comune di Melito di Porto Salvo, in seguito a una regolare Conferenza dei Servizi (avendo acquisito tutti i pareri necessari), concede tutta l’area concedibile (circa 3800 mq) del lotto già parzialmente occupato dal titolare.
Trascorsa la stagione estiva 2016, in seguito a un investimento consistente, il titolare intende effettuare una nuova variazione per mantenere la struttura tutto l’anno. A tal proposito, sono stati fatti studi riguardo l’erosione costiera dell’area con apposita richiesta alla competente Autorità di Bacino. Lo scorso ottobre viene così presentato un nuovo progetto. La Conferenza dei Servizi si chiude il 5 dicembre con parere favorevole all’unanimità.
Non essendoci ostacoli, Minniti prevede un altro importante investimento allo stabilimento. «L’Ufficio tecnico comunale avrebbe dovuto darmi il provvedimento a gennaio – spiega l’imprenditore – ma a tutt’oggi non è arrivato niente. Nel frattempo al Comune sono cambiati i tecnici, e a marzo, fuori da ogni termine e per motivi a me sconosciuti, i nuovi tecnici hanno chiesto ulteriori pareri alla Regione Calabria. Una richiesta che non credo sia stata letta e studiata dal dirigente, che disconoscendo i nuovi orientamenti comunitari e il piano spiaggia di Melito Porto Salvo, ha sostenuto che nel 2016 la concessione doveva andare a bando, addossando tutte le colpe al Comune. Il Comune, già in ritardo e inadempiente, ricevuto questo parere negativo da parte della Regione, pur convinto che, nel nostro caso, non potesse andare a bando, non vuole concedere ma non revoca nemmeno la concessione». E il calvario burocratico dell’imprenditore continua. «Siamo convinti che la nostra concessione non si poteva mettere a bando: è intoccabile fino al 2020 e, senza la nostra volontaria rinuncia, non essendoci all’interno del nostro lotto i 50 metri di distanza previsti dalla legge, nessun altro potrebbe concorrere», sostiene Minniti. Diversi sono stati gli incontri in questi mesi con sindaco, tecnici e amministratori, ma nessuno è in grado di dare delle risposte a tutt’oggi a Carmelo Minniti. Intanto i giorni passano e la stagione estiva rischia di essere compromessa.
L’imprenditore ha deciso di occupare la sala consiliare del Comune in attesa di una risposta, positiva o negativa che sia. Il Sindacato Italiano Balneari Confcommercio Reggio Calabria, nell’esprimere solidarietà, è al fianco della battaglia burocratica di Carmelo Minniti.
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