«Il legittimo affidamento dovrà essere il punto cardine nel disegno di legge sulle concessioni balneari, per scongiurare le evidenze pubbliche e aprire un confronto in Europa». Lo afferma Cristiano Tomei, coordinatore nazionale Cna Balneatori, dopo la notizia in merito all’iter della legge-delega per il riordino delle concessioni demaniali marittime, che è stato rinviato a settembre poiché si necessitava di ulteriori pareri dei ministeri competenti prima della conclusione dell’iter nelle commissioni parlamentari Finanze e Attività produttive.
«Diversi sono gli emendamenti al vaglio del lavoro congiunto delle commissioni della Camera dei deputati – riepiloga Tomei – in particolare sulla tutela del principio del legittimo affidamento, del valore d’impresa, del periodo transitorio e del riordino dei canoni demaniali, così come proposti da Cna Balneatori al termine di un’intensa campagna sindacale culminata il 2 maggio scorso con l’audizione parlamentare».
«I prossimi mesi di settembre e ottobre saranno fondamentali, alla ripresa delle attività politiche e sindacali, per ribadire la fondamentale importanza, per la sopravvivenza e la tutela delle imprese balneari e della loro attività, dell’approvazione dei contenuti degli emendamenti di Cna Balneatori direttamente nel testo originale del ddl», aggiunge Tomei.
«Molti sono, infatti, gli aspetti economici, aziendali e sociali da approfondire per il mantenimento integrato dell’unità funzionale dell’impresa balneare (spiaggia con posa ombrelloni e manufatto bar e ristorazione), che rappresenta da sempre la caratteristica aziendale delle concessioni demaniali italiane che non può essere ricostituita altrove. Va evitato lo smembramento e lo smantellamento della aziende esistenti e del sistema turistico costiero italiano», esorta il coordinatore di Cna Balneatori.
«Le nostre proposte emendative – conclude Tomei – rappresentano dei cardini fondamentali da inserire e approfondire nel disegno di legge per scongiurare aste ed evidenze pubbliche e aprire un concreto confronto in Europa per garantire il lavoro che hanno costruito e consolidato i balneari, confidando nel legittimo affidamento».
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