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Legge salva-balneari pertinenziali, la politica è unita: “Ora o mai più”

Maggioranza e opposizione concordano di lavorare insieme a una soluzione non più rinviabile a causa dell'emergenza coronavirus

Le forze politiche di maggioranza e opposizione si impegnano a lavorare insieme a una soluzione definitiva per i balneari pertinenziali nell’ambito dei sostegni straordinari che saranno approvati per compensare i danni economici dovuti all’emergenza coronavirus. È emerso questa mattina nel corso di una videoconferenza organizzata dal Coordinamento concessionari pertinenziali in collaborazione con Mondo Balneare, alla quale sono intervenuti Gian Marco Centinaio ed Elena Raffaelli (Lega), Umberto Buratti (Partito democratico), Marco Di Maio e Sergio Pizzolante (Italia Viva), nonché rappresentanti nazionali di Anci e Agenzia del demanio. In particolare, i parlamentari hanno concordato di proporre un documento unitario di intenti per risolvere l’annosa questione che ha mandato circa trecento piccole imprese familiari sull’orlo del fallimento.

Nel corso del convegno virtuale, moderato dal caporedattore di Mondo Balneare Alex Giuzio, i rappresentanti del Coordinamento concessionari pertinenziali hanno sottoposto la loro problematica ai politici presenti: l’ingiustizia subìta a causa dei valori Omi introdotti dalla legge finanziaria 2007, che hanno provocato un ingente aumento dei canoni fino al +4500%, è oggi ancora più aggravata dalle misure di contenimento sanitario che provocheranno pesanti perdite economiche all’intero settore turistico. Per questo, i pertinenziali chiedono un’immediata norma che elimini la sperequazione dei canoni Omi e che sani il debito pregresso: misure che la categoria chiede da ormai dieci anni senza essere mai riuscita a ottenerle a causa della mancanza di coperture, ma questo sembra un momento particolarmente favorevole per riuscirci, poiché lo Stato si troverà ad affrontare molti altri sostegni economici straordinari per svariati settori produttivi. Un messaggio che sembra essere stato colto dai politici, che con sensibilità hanno dimostrato il loro appoggio a questi imprenditori disperati.

Così Bartolo Ravenna, avvocato del Coordinamento concessionari pertinenziali, commenta l’esito del convegno: «Durante la videoconferenza di stamane è emersa la chiara e unanime presa d’atto di quanto ingiusta e penalizzante sia per i pertinenziali la legge che ha introdotto i valori Omi a cui la politica, sin dal 2013, si è invano prefisso di porre rimedio. Il coronavirus ha colpito una categoria imprenditoriale diversa perché già da tempo in ginocchio e che, dopo l’epidemia, non potrà nemmeno provare a ripartire, perché dovrà prima ancora fare i conti con pignoramenti, cartelle esattoriali e decadenze, figli di tale ingiustizia. Confidiamo, quindi, nell’impegno pubblicamente assunto da tutte le forze politiche di elaborare un documento unitario, per dare una spinta propulsiva forte e diversa rispetto al passato, al fine di risolvere una volta per tutte il problema dei maxicanoni, abrogando i valori Omi per il futuro e riaprendo i termini per la definizione agevolata del contenzioso pendente per azzerare il pregresso. Solo così i pertinenziali potranno concorrere con le altre imprese italiane a una dignitosa quanto complicatissima ripartenza. Altrimenti il passaggio dell’epidemia, anziché rappresentare un raggio di sole, segnerà la definitiva condanna a morte dei concessionari pertinenziali».

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