Ci sono spiagge accessibili e spiagge non accessibili. Ma non stiamo parlando di disabilità, bensì di portafogli: un recente sondaggio del portale Casevacanze.it ha infatti eletto le tre località balneari più care d’Italia, individuando in Taormina, Positano e Portofino i prezzi più salati per trascorrere una vacanza in riva al mare.
Lo studio, che si concentra in particolare sui prezzi degli immobili, sottolinea come in queste tre località un “alloggio tipo” (cioè un appartamento con quattro posti letto) può costare in media più di 200 euro al giorno nel periodo di alta stagione. E per fortuna che la ricerca di Casevacanze.it non cita ristoranti, stabilimenti balneari e tutte le altre spese che un turista deve affrontare quando si trova in vacanza al mare, altrimenti i prezzi sarebbero di sicuro raddoppiati, se non triplicati.
Nessuno può obiettare che Taormina, Positano e Portofino siano tre località splendide. Ma il problema è che nel periodo in cui si spende di più, sono anche le più inaccessibili. E non solo per il prezzo, ma anche per il traffico, le orde di turisti, le spiagge affollate. La domanda allora è: ne vale davvero la pena, o è meglio cercare qualcosa di più tranquillo nelle mille meravigliose spiagge che la nostra penisola può vantare? Ai turisti l’ardua sentenza… Noi riportiamo solo qualche numero.
Portofino, dove il parcheggio costa 6 euro all’ora
Per chi vuole acquistare un immobile a Portofino, il costo medio da affrontare è di ben 10.732 euro al metro quadro contro una media di 2.434 euro/mq riferita alla provincia di Genova. Il dato, riferitoci dal portale Immobiliare.it, è decisamente astronomico e riflette l’esclusività di una delle tre località balneari più salate d’Italia. Che non si risparmia nemmeno su alberghi, ristoranti e stabilimenti balneari, le cui tariffe sono decisamente d’alta quota. Un piccolo esempio per lasciarvi immaginare il resto: per poter parcheggiare vicino al centro si devono sborsare ben 6 euro all’ora.
Taormina: se sei un turista, paghi doppio
Non è una leggenda metropolitana, ma una pratica piuttosto diffusa e confermata da chi ci vive: a Taormina esiste un doppio tariffario nei ristoranti, uno per i residenti e uno per i turisti. Inutile dire quali sono i soggetti da spennare… Da quanto si legge su una frequentata discussione aperta nel forum di TripAdvisor, un tale utente che si firma Bois afferma «da vero taorminese e gestore di locale […] l’esistenza di due tariffe da praticare, una per i residenti e una per i turisti». Per fortuna che nella discussione non mancano i consigli di tanti altri turisti avventurosi, i quali suggeriscono dove mangiare dell’ottimo pesce fresco a 25 euro a persona. Prima che anche in questi altri locali non decidano di applicare il doppio tariffario.
Positano, meglio morire di sete…
Uno dei parametri con cui si giudica il costo di una località turistica è di solito il prezzo di una bottiglia di acqua minerale al ristorante. Un bisogno primario, si potrebbe dire, sul quale di conseguenza i ristoratori possono ricamare senza pietà. Ebbene, riguardo a Positano ha fatto scalpore un articolo di qualche tempo fa, pubblicato sul blog gastronomico “Scatti di gusto”, in cui si denunciava il costo di 9 euro chiesto da un noto locale del centro per una bottiglia da un litro di acqua minerale. Fate un po’ i conti su quanto può costare il resto..!
Questo articolo è tratto dalla rivista cartacea di Mondo Balneare, n.9 – marzo 2017. Per sfogliarla gratis online, clicca qui.
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