Itb Italia

“Le imprese balneari rischiano la morte, il governo non ci dimentichi”

Il presidente Giuseppe Ricci elenca le richieste dell'associazioni Itb Italia per salvare questo importante comparto del turismo

Come imprenditori balneari, esprimiamo tutte le nostre preoccupazioni relative alle cattive notizie che si susseguono sul fronte dell’emergenza coronavirus. Il turismo balneare rischia davvero una morte dovuta alla fuga dei turisti, alle nuove norme sulla circolazione e, soprattutto, alla mancanza di risorse della popolazione estenuata da perdita del lavoro e mancanza di introiti.

Dalle notizie che pervengono dalle associazioni degli albergatori e dalle agenzie turistiche, infatti, l’estate 2020 rischia di vedere deserte la spiagge e le cittadine balneari. Tutto ciò per noi concessionari balneari rappresenta una catastrofe sul piano economico-finanziario: mancanza di introiti per questa stagione, difficoltà nel far fronte sia alle rate di mutui già contratti sia a quelle di mutui da fare per le ristrutturazioni, per gli investimenti e per il miglioramento e l’adeguamento delle nostre strutture e apparecchiature… Non dimentichiamo, inoltre, che il turismo rappresenta il 5,4% del pil nazionale (indotto escluso) e un turismo azzerato, azzera l’intera economia nazionale.

A fronte di tutto ciò, affinché il comparto turistico balneare italiano sia trattato e tenuto in considerazione alla pari di altri settori strategici della nostra economia, come associazione Itb Italia chiediamo al governo:

  • applicazione del canone demaniale ricognitorio (pari al 10%) alle concessioni turistiche demaniali;
  • tassa regionale ridotta al 10% anziché l’attuale percentuale applicata sui canoni demaniali;
  • tassa sui rifiuti ridotta al 10% e limitata solo all’attività commerciale collegata allo stabilimento balneare;
  • limitare la fornitura del servizio di salvataggio in mare, solo nelle strutture aperte alla balneazione;
  • promulgazione della legge che deve estendere fino al 2033 la proroga delle concessioni, oggi in forse a seguito della mancata emanazione di un decreto attuativo dei commi 682 e seguenti dell’art. 1 della legge di bilancio 2019 n. 145 del 30/12/2018;
  • slittamento al 2021 delle rate dei mutui/finanziamenti già in vigore per il 2020 e successivo slittamento per gli altri anni;
  • slittamento al 2021 anche delle eventuali rate di mutui/finanziamenti per gli investimenti e i miglioramenti delle strutture (anche in questo caso con slittamento delle varie annualità);

Come tanti altri settori anche il nostro, che per tanti anni è stato un motore dell’economia italiana, versa per colpa del coronavirus in gravi difficoltà. Quindi è vitale che venga protetto e difeso, sia per la sopravvivenza imprese operanti nel settore che per l’impatto che tali imprese hanno sull’economia del paese. Ma è anche vitale e importantissimo attuare le nostre proposte di sdemanializzazione delle aree in cui insistono le nostre imprese balneari. Tutto questo è il minimo per poter sopravvivere a questo tsunami disumano che ha investito, fra le altre cose, anche le nostre spiagge, l’economia nazionale e le nostre vite.

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Giuseppe Ricci

Presidente Itb Italia, associazione degli imprenditori turistici balneari con base a San Benedetto del Tronto.