Dopo le colline del Prosecco, anche la spiaggia di Riccione si candida a diventare patrimonio dell’Unesco. E le cose stanno andando avanti sul serio: dall’annuncio arrivato a febbraio 2018 (vedi notizia) nella località romagnola si è passati ai fatti, costituendo nei giorni scorsi presso lo studio notarile Seripa di Misano Adriatico una “Associazione per la candidatura Unesco della sede di Riccione”.
In collaborazione con l’università di Bologna, l’associazione ha avviato un «progetto di ricerca finalizzato a identificare la pratica sociale e le competenze che costituiscono il patrimonio intangibile della comunità di Riccione», si legge nel documento. Ciò allo scopo di «accertare la spiaggia intesa come bene comune di questa comunità, favorendo così il completamento dell’iter di presentazione del dossier di documentazione per la candidatura sulla lista del patrimonio immateriale riconosciuto e tutelato dall’Unesco».
I soci dell’associazione sono Diego Casadei (presidente), Giancarlo Copioli, Fausto Ravaglia (vicepresidente), Tarcisio Villa (vicepresidente), e le associazioni Confcommercio, Cna, Confartigianato, Federalberghi Riccione, Cooperativa bagnini Riccione, Cooperativa bagnini adriatica Riccione, Club nautico Riccione, Lega navale italiana, Consulta del porto di Riccione e A.S.D. polisportiva comunale Riccione.
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