Attualità

La Lega presenta in Senato la riforma delle spiagge

Il testo, firmato da Centinaio, vuole istituire 30 anni di periodo transitorio prima dell'applicazione delle evidenze pubbliche imposte dalla direttiva europea Bolkestein.

di Alex Giuzio

È impostato sul "doppio binario" il disegno di legge che la Lega Nord presenterà in Senato per la riforma delle concessioni balneari: immediate evidenze pubbliche per le nuove concessioni e periodo transitorio di 30 anni per quelle già occupate da imprese. E ancora, equo indennizzo per chi perderà lo stabilimento al termine della proroga.

Sono i contenuti della bozza di legge redatta dal senatore Gian Marco Centinaio (capogruppo della Lega Nord in Senato), che sta al momento raccogliendo le firme tra i senatori interessati per poi procedere alla presentazione del testo.

Anche la Lega Nord, così, replica al governo – che invece non è ancora pronto con il suo ddl – unendosi ad altre analoghe proposte di iniziativa parlamentare. Solo un mese fa, per esempio, anche la senatrice Saggese del Pd aveva presentato una sua proposta di legge (vedi notizia).

Ma al contrario del ddl Saggese, quello di Centinaio non tocca i canoni demaniali (seppure anch’essi abbiano bisogno di una revisione) e si limita a disciplinare la durata delle concessioni. Composto da quattro articoli, il cuore del ddl sta nell’articolo 1, che stabilisce il prolungamento delle concessioni in essere alla data del 31 dicembre 2015 per un periodo di trent’anni, a fronte di un impegno da parte degli attuali gestori a effettuare i necessari investimenti "per la riqualificazione delle aree demaniali marittime nell’osservanza di una serie di requisiti, atti a comprovare il rispetto delle vigenti norme in materia di edilizia, di urbanistica e paesaggistica, igienico sanitaria, di pubblica sicurezza, di prevenzione incendi". Al termine del periodo transitorio, la legge vorrebbe stabilire il successivo rinnovo delle concessioni attraverso procedure competitive che prevedono, tra le altre cose, un equo indennizzo del concessionario uscente, pari al valore complessivo dell’azienda.

«Il mio disegno di legge – spiega il senatore – intende fornire un nuovo quadro normativo per la disciplina delle concessioni balneari che permetta da un lato di superare l’eventuale vuoto legislativo che scaturirebbe dal definitivo pronunciamento della Corte di giustizia europea, e dall’altro di sensibilizzare l’Unione europea sulla specificità del settore turistico balneare in Italia, permettendo di individuare per esso soluzioni diverse rispetto a quelle previste dalla "direttiva Bolkestein"».

«L’idea di introdurre un periodo transitorio delle attuali concessioni – prosegue Centinaio – è avvalorata anche dalle recenti posizioni adottate da altri Paesi membri. È necessario dunque che l’Unione europea venga sollecitata a fare chiarezza su tale questione. La Spagna, per esempio, con la legge sulla protezione del litorale e di modifica della legge costiera, ha elevato il termine massimo di durata delle concessioni da settanta a settantacinque anni, prevedendo inoltre la possibilità di trasmissione delle stesse, oltre che per "mortis causa", anche tra viventi».

Il testo integrale della bozza di legge è scaricabile in pdf cliccando qui. Si ringrazia Gino di Lello per la collaborazione.

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