di Alex Giuzio
«I balneari possono stare tranquilli: prima di legiferare sulle concessioni demaniali consulteremo tutti i sindacati». Così si è espresso oggi il ministro al turismo Piero Gnudi (nella foto), anche se di tranquillizzante il suo discorso non ha molte parole. Secondo il ministro al turismo, infatti, «non c’è bisogno di istituire tavoli tecnici per decidere sulla direttiva Bolkestein».
Il discorso di Gnudi è stato pubblicato da Ivg.it, ed è una risposta alla lettera che i balneari hanno inviato a tutte le istituzioni governative dopo la manifestazione di Roma (clicca qui per leggerla). I sindacati, tra le altre cose, chiedono al governo di convocare con urgenza il tavolo tecnico concordato lo scorso 23 febbraio, quando Gnudi si è incontrato con i rappresentanti dei balneari insieme al ministro Moavero. Un tavolo di cui non si è vista nemmeno una gamba: per questo i balneari hanno apprezzato la lettera inviata dai sindacati.
Nel frattempo, oggi sulla questione Bolkestein si è fatta sentire un’altra autorevole voce: si tratta di Italo Bocchino, vicepresidente di Futuro e Libertà, che si è espresso così oggi a Lido di Camaiore durante un incontro con i balneari toscani: «Non fatevi prendere in giro: non sono qui per i vostri voti, né tanto meno per fare promesse che non potremo mantenere. L’argomento è molto complesso ma la soluzione c’è, e si chiama distretti turistici balneari. Dovete coinvolgere il Sindaco, la Provincia e le Regioni affinché si adoperino per chiedere il riconoscimento di distretto: è l’unico modo per ottenere la deroga alla Bolkeinstein e salvare le vostre imprese. Non si può non applicare la direttiva comunitaria: se pensate che sia il Parlamento a chiederlo all’Europa, non andrete lontano. Il percorso deve partire dal territorio e Camaiore, come la Versilia, ha le caratteristiche per ottenere il riconoscimento di distretto».
Ma che cos’è un distretto turistico? Si tratta di una possibilità introdotta dal cosiddetto Decreto Sviluppo per favorire le reti di relazioni nelle località turistiche, in modo da creare sviluppo in un settore fondamentale per l’economia italiana. In pratica i distretti turistico-alberghieri servono a favorire lo sviluppo del territorio, sviluppare servizi più efficienti e tutelare giuridicamente le imprese aderenti, che godranno anche di un più facile accesso al credito e di relazioni più vantaggiose con l’amministrazione pubblica. Per maggiori dettagli sulla costituzione di questi distretti, rimandiamo a questa pagina: pmi.it/distretti-turistici
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