Federbalneari

Federbalneari: ‘Sì alle evidenze pubbliche, anche subito’

Papagni analizza il disegno di legge approvato dal governo. Giovedì l'incontro col ministro Costa.

A pochi giorni dall’approvazione del disegno di legge che presto darà il via alla tanto attesa riforma delle concessioni balneari, è iniziata l’azione di Federbalneari Italia con gli incontri propedeutici al procedimento legislativo tra Camera e Sentato. Secondo quanto riferisce l’associazione presieduta da Renato Papagni, «la senatrice Fabiola Anitori, che a Roma ha seguito le questioni balneari soprattutto per regolarizzare le politiche anti erosione sulla costa laziale, ha garantito il suo impegno istituzionale al fine di mantenere quell’equilibrio tra istituzioni e imprese volto al raggiungimento degli obiettivi del comparto balneare».

Lo stesso presidente Papagni dichiara: «Non vogliamo solo una riforma, bensì una “buona riforma del demanio marittimo”, e stiamo lavorando con il governo per confermare le nostre priorità. La prossima settimana proseguiranno gli incontri con il ministro agli affari regionali Enrico Costa e il sottosegretario al demanio Paola De Micheli». L’appuntamento con Costa è in programma per giovedì 9 febbraio in Senato a Roma, nella sala Caduti di Nassiriya di Palazzo Madama, promosso dalla senatrice Manuela Granaiola (Pd).

«Al momento – prosegue Papagni – possiamo ritenerci soddisfatti per i contenuti del provvedimento approvato lo scorso 27 gennaio, esattamente un anno dopo che Federbalneati Italia ha ottenuto a Bruxelles il via libera della Commissione europea sugli atti pluriennali, compatibili con la direttiva europea».

«Bisognerà adesso registrare nel miglior modo possibile, con i decreti attuativi, i principi ancora teorici contenuti nella proposta di riforma: il riconoscimento del valore d’azienda, al centro della legge che verrà, dovrà essere posto nelle evidenze pubbliche in forma di fidejussione come conditio sine qua non per partecipare, e dovrebbe essere riconosciuto come indennizzo al concessionario uscente».

«Tra i criteri di partecipazione, oltre agli investimenti non ancora ammortizzati – prosegue Papagni – debbono essere considerate anche le competenze e le esperienze specifiche nel settore balneare dei partecipanti, oltre al piano di investimenti futuri, nonché quelli ancora ammortizzati che faranno parte del business plan. Fondamentale sarà poi la definizione del periodo di transizione per consentire alle amministrazioni e agli imprenditori balneari di adeguarsi al nuovo cambio di regole. Ma ancora più importante sarà la definizione di un’opportuna regolamentazione affinchè il demanio marittimo abbia parametri di attuazione certi. Solo successivamente potranno essere applicati i principi del federalismo demaniale, con Regioni e Comuni che dovrebbero promuovere tutte le procedure urbanistiche per consentire, poi, le trasformazioni edilizie necessarie all’ammodernamento dell’offerta balneare».

Conclude Papagni: «A noi di Federbalneari Italia piace, infine, ipotizzare un’altra opzione: considerando che i criteri di evidenza pubblica dovranno essere stabiliti ora, all’interno della legge-delega, chiediamo al governo di far partire le procedure di evidenza pubblica fin da subito per valorizzare il sistema di imprese che già sono sul mercato, permettendo loro di decidere se attendere il periodo di transizione o andare immediatamente a evidenza pubblica rilanciando l’offerta e restando competitive con un piano di investimenti di durata trentennale».

© Riproduzione Riservata

Federbalneari Italia

Federbalneari Italia è un'associazione di categoria che riunisce le imprese del turismo balneare italiano.
Seguilo sui social: