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FederBalneari chiede a Renzi una legge sul turismo

Papagni: 'Con un piano turistico, la risoluzione ideologica delle resistenze partitiche e una riforma che disciplina il demanio, sarà più facile dialogare con l'Europa. Ma ora che i balneari sono tutti uniti, è il governo italiano che deve superare le sue contraddizioni interne'.

Il semestre europeo è vicino, e sembra accorciare le distanze tra Bruxelles e Roma. A breve potrebbe aprirsi una sessione di consultazioni tra gli Stati membri e gli operatori del settore turistico balneare, con il fine di risolvere le questioni che frenano gli operatori, negli investimenti e nell’animo. L’eurodeputata Roberta Angelilli invia dall’Europa ai balneari riunitisi a CarraraFiere, in occasione di Balnearia, un messaggio di apertura: l ‘Europa ascolta ma sarà fondamentale, anche in occasione delle elezioni, la capacità di rappresentanza della politica italiana. «Per questo Federbalneari Italia scrive al nuovo premier Matteo Renzi – spiega il presidente Renato Papagni – perché se c’è la volontà politica, si prospetta il momento giusto per risolvere le questioni. È la politica che deve superare le contraddizioni ideologiche radicate nei partiti, e ci sono tutte le premesse, con il nuovo governo, per riformare il settore con una legge quadro sul turismo».

Federbalneari Italia ha scritto al presidente del consiglio, poiché da indiscrezioni risulta che dovrebbe essere proprio l’ex segretario del Pd a tenere i rapporti con l’Unione europea, al fine di fissare un incontro e indicare quali sono gli asset normativi ed economici sui cui impostare un piano di crescita turistica. Il provvedimento dovrà contenere la riforma della disciplina del demanio marittimo, prevista entro maggio 2014; e dovrà indicare qual è la chiave per la sintonia con l’Europa, nonché un piano promozionale per rilanciare le località balneari italiane.

Conclude il presidente Papagni: «Chiusi nella lotta sindacale per difendere le imprese, i rappresentanti del settore balneare hanno tralasciato le funzioni più strategiche che la politica dovrebbe assolvere, quale il rilancio del turismo balneare italiano. Il mito della vacanza degli anni ’70 è tramontato, e serve una rivoluzione del settore, con il rinnovamento di un offerta balneare ormai superata. Federbalneari Italia chiede dunque al Premier Matteo Renzi di lavorare a un grande piano di sviluppo turistico e promozione internazionale in cui mettere a sistema le eccellenze turistico balneari del nostro paese: dalla Sicilia alle Cinque Terre, passando per il Salento, la Costiera Amalfitana, le spiagge di Lignano. Il futuro del settore infatti dipenderà soprattutto dalla capacità delle imprese di entrare nei mercati turistici internazionali. Con un piano turistico, la risoluzione ideologica delle resistenze culturali insite nelle sedi di partito e una riforma che disciplina il demanio, sarà più facile dialogare con l’Europa e spiegare che la direttiva europea Bolkestein non è applicabile tecnicamente al contesto del nostro paese, ma la nuova rappresentanza politica italiana dovrà battere i pugni a Bruxelles. Altrimenti, se ciò non avverrà, alle "aste", ci porteranno proprio i sindacati nazionali balneari, con le loro battaglie di retroguardia».

comunicato stampa Federbalneari Italia

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Federbalneari Italia

Federbalneari Italia è un'associazione di categoria che riunisce le imprese del turismo balneare italiano.
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