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‘Errani e Melucci disponibili a ricevere i balneari’

Cappelli (Sib) anticipa la possibilità di un incontro martedì prossimo in regione Emilia-Romagna, aperto anche ai comitati balneari. Nel frattempo ci si prepara alla grande manifestazione di Bologna. Bandiere spagnole appese in tutte le spiagge.

di Alex Giuzio

pouf Pomodone

«Con il governatore Vasco Errani e l’assessore al turismo Maurizio Melucci intendiamo ottenere un confronto diretto: martedì, durante la manifestazione di Bologna, ci sono ottime possibilità che essi ricevano una delegazione dei sindacati balneari». Così ci ha confidato in esclusiva Giancarlo Cappelli, presidente di Sib-Confcommercio Emilia-Romagna, ricordando l’atto di protesta che il suo sindacato ha convocato per le 11 di martedì 20 novembre insieme a Fiba, Cna Balneatori e Assobalneari. «A tale incontro potranno partecipare anche i rappresentanti dei vari comitati regionali dei balneari – aggiunge Cappelli – purché rispettino le posizioni dei sindacati. Sono convinto che Errani e Melucci accetteranno la nostra richiesta di appuntamento, se non altro come segnale di distensione nei confronti della categoria».

Intanto, i balneari di tutta Italia si stanno preparando per la grande manifestazione bolognese. Martedì prossimo viale Aldo Moro, sotto la sede della Regione Emilia-Romagna, sarà invaso di imprenditori che sventoleranno bandiere spagnole per chiedere l’applicazione, in Italia, di una soluzione simile a quella approvata dal governo di Rajoy: una proroga delle concessioni demaniali di 75 anni, che permetta di tornare alla sicurezza necessaria per investire.

Il ministro italiano al turismo Piero Gnudi, invece, con la sua recente bozza di decreto ha proposto tutta un’altra direzione: evidenze pubbliche delle spiagge entro il 2015, esigui indennizzi per gli attuali concessionari e nuove concessioni dai 6 ai 25 anni. Una prospettiva rifiutata da tutti i partiti politici, dai comuni, dalle province e da quasi tutte le regioni. Quel "quasi" sta per l’Emilia-Romagna, che non si è mai distinta per una strenua difesa degli attuali imprenditori balneari, come hanno invece fatto, ad esempio, i governatori di Toscana, Liguria, Marche e Abruzzo.

L’assessore regionale al turismo della Regione Emilia-Romagna Maurizio Melucci, che solo di recente ha aperto a un cambio di direzione, ha infatti sempre ritenuto inevitabili le evidenze pubbliche, perché decise dall’Unione europea. Ma la soluzione spagnola, non ancora contestata dall’Ue, sembrerebbe dimostrare il contrario.

È per questo che i sindacati balneari hanno deciso di manifestare a Bologna: l’obiettivo è ottenere un appoggio ufficiale dal governatore Vasco Errani, che nella sua posizione di presidente della Conferenza delle regioni è una voce estremamente autorevole davanti al governo. In tutta Italia si stanno organizzando decine di autobus per recarsi in massa nel capoluogo emiliano con bandiere spagnole, fischietti, maglie rosse di salvataggio e persino mosconi.

Inoltre, sono numerosi gli stabilimenti balneari che hanno appeso il vessillo spagnolo in tutta la penisola (nella foto, uno stabilimento ravennate). Proprio ieri l’iniziativa è stata lanciata in maniera congiunta anche dalle cooperative dei bagnini di Ravenna, Cervia, Cesenatico e Gatteo Mare. «Stiamo distribuendo circa cinquecento bandiere che resteranno appese per tutto l’inverno», ha annunciato Daniele Ferrieri (Confcommercio Ravenna), a cui ha fatto eco Nevio Salimbeni (Cna Ravenna): «È una scelta sofferta e quasi umiliante: siamo costretti ad appellarci a un paese straniero, perché il nostro governo non tutela abbastanza il settore turistico, nonostante si tratti di un’eccellenza ben più rilevante di quella spagnola». Danilo Piraccini (Cooperativa bagnini Cervia) ha invece invitato ad allargare il fronte dei manifestanti: «Vorrei che ai pullman di bagnini si unissero quelli di amministratori locali, albergatori e altri operatori turistici sensibili a questo problema che non riguarda solo la categoria balneare, bensì l’intero sistema turistico italiano».

Nell’attesa della manifestazione bolognese, questa mattina alcuni balneari laziali, liguri e toscani hanno improvvisato un presidio a Roma: in Senato cominciava infatti la discussione degli emendamenti al decreto "Sviluppo bis", tra i quali ne figura uno, firmato da un ampio schieramento di centrodestra (primo firmatario è Maurizio Gasparri), che se approvato prorogherebbe le attuali concessioni marittime demaniali fino al 2045: un periodo che consentirebbe, almeno, di respirare e giungere alla condivisione di una legge definitiva in materia. Inoltre l’emendamento in questione, presentato da Pdl, Lega Nord, Fli, Udc, Pri e altri gruppi minori e firmato questa mattina anche da Manuela Granaiola (Pd), toglierebbe la delega che permette all’attuale governo di legiferare sulle concessioni di spiaggia. Anche l’Italia dei valori ha presentato un’iniziativa analoga, a firma di David Favia e Felice Belisario. Ma per saperne di più, potrebbe essere necessario aspettare un’altra settimana.

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