Ambiente Attualità

Emergenza nucleare in Giappone

L'allarme lanciato da Marevivo in occasione della presentazione del suo concorso

"L’Italia deve sfruttare sole, mare e vento. Questo Paese può essere il motore del futuro europeo. Perchè, in Italia, ci sono più energie rinnovabili che in ogni altra nazione dell’Unione Europea". L’associazione ambientalista Marevivo – che pratica, da anni, la lezione del celebre economista Jeremy Rifkin sulle energie rinnovabili – alla luce dell’allarme nucleare che incombe in Giappone e sul mondo intero, torna a bocciare un possibile ritorno al nucleare in Italia ed, anzi, rilancia: domani, 16 marzo, ore 11.30, a Roma, sarà presentata l’Edizione 2011 del Concorso di idee internazionale "Le energie rinnovabili per le isole minori e le aree marine protette italiane".

Il concorso ha l’obiettivo di stimolare la ricerca di soluzioni progettuali che, nello stesso tempo, siano in grado di produrre energia termica e/o elettrica dalle fonti rinnovabili – sole, vento, geotermia, biomasse, maree, correnti e moto ondoso – e di rispettare l’ambiente, i caratteri propri del luogo e del paesaggio delle isole minori e delle aree marine protette.

Ad un futuro energetico, a dir poco, instabile e pericoloso per la sopravvivenza stessa dell’uomo sul Pianeta, il nostro Paese, come tutta risposta, ha appena congelato, con effetti retroattivi, gli incentivi alle fonti rinnovabili, unica materia prima di cui siamo abbondantemente forniti, ed arrestato un comparto in crescita: a rischio ben 120mila posti di lavoro e 44mila famiglie tra eolico e fotovoltaico, per un blocco di investimenti di oltre 40 miliardi di euro programmati per i prossimi mesi!

Inoltre, va ricordato che gli incentivi per il solare pesano sulla bolletta meno del Cip6 e del decomissioning nucleare. In Germania, paese che in queste ore sta facendo marcia indietro sul nucleare, gli incentivi per le rinnovabili arrivano ad incidere sulla bolletta fino al 10%, da noi, invece, si oscilla tra il 3 e il 5%. E pensare che l’Italia è in Europa il paese più vicino al raggiungimento della "grid parity" nel fotovoltaico, cioè l’energia generata dagli impianti fotovoltaici e da quelli convenzionati avranno lo stesso costo di accesso alla rete elettrica! In altre parole, la grid parity si raggiunge non appena il costo dell’energia elettrica prodotta dal fotovoltaico (in graduale discesa) diventerà uguale o inferiore a quello determinato dalla produzione energetica derivante dai combustibili fossili (in continuo aumento visto il progressivo esaurimento delle risorse).

"Mentre ciò che si sta verificando in Giappone dimostra che per le centrali atomiche non esiste sicurezza -senza tralasciare le vicende dell’area del Nord Africa che stanno dando prova dell’estrema fragilità dell’approvvigionamento da petrolio e le immagini apocalittiche, che abbiamo ancora negli occhi, della marea nera fuoriuscita dalle profondità abissali del Golfo del Messico – dichiara la presidente di Marevivo, Rosalba Giugni – l’Italia, paese a rischio sismico e idrogeologico, riveda il suo autolesionista programma nucleare, faccia una volta per tutte leva su sole, vento e mare, suoi beni primari, e punti sull’enorme ricchezza delle fonti inesauribili di energia".

Fonte: ufficio stampa Marevivo

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