Sono stati ritirati gli emendamenti al decreto Semplificazione che prevedevano la sospensione del pagamento dei maxi canoni pertinenziali, riguardanti circa 250 imprese balneari (leggi l’articolo per saperne di più). In seguito alla notizia, ieri le associazioni di categoria Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti, Oasi-Confartigianato e Cna Balneatori hanno inviato una nota congiunta ai sottosegretari all’economia Massimo Garavaglia e Laura Castelli, al fine di invocare il ripristino degli emendamenti.
«È necessario che si intervenga con un immediato provvedimento all’interno del decreto Semplificazione – scrivono le quattro sigle – che ponga fine all’intollerabile situazione dei canoni pertinenziali di titolari di strutture non amovibili, palesemente insostenibili e che, di fatto, stanno portando al definitivo collasso alcune centinaia di aziende balneari».
«Una soluzione positiva era contenuta negli emendamenti parlamentari che sono stati inspiegabilmente ritirati e che prevedevano la sospensiva delle procedure di revoca di quelle aziende che non riescono a far fronte al pagamento di canoni insostenibili, che in alcuni casi hanno raggiunto aumenti elevatissimi», aggiungono le associazioni.
«È inevitabile che, senza tale provvedimento, risulterà colpita la parte più debole e indifesa della balneazione attrezzata italiana», concludono Sib, Fiba, Oasi e Cna. «L’azione di rappresentanza delle nostre organizzazioni continuerà finché questa insopportabile quanto ingiusta norma non sarà eliminata».
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