La Regione Calabria ha fatto dietrofront sulla circolare inviata lo scorso martedì ai Comuni, che esprimeva il rischio di possibili disapplicazioni in merito all’estensione di 15 anni delle concessioni balneari disposta dalla legge nazionale 145/2018.
Il documento, firmato dai dirigenti all’urbanistica Alessandro Romeo e Domenicantonio Schiava, evidenziava la possibilità di conseguenze penali ed erariali ai funzionari comunali che avrebbero applicato la norma, suonando dunque come una sorta di diffida. Ma in seguito alle accese perplessità di Sib-Confcommercio, Cna Balneari e Fiba-Confesercenti, gli stessi dirigenti ieri hanno prima convocato i rappresentanti regionali delle associazioni, e poi diramato una seconda circolare in cui si fanno delle importanti correzioni e precisazioni.
«La recente circolare n. 365002 del 22 ottobre 2019 emanata dal Dipartimento urbanistica e beni culturali, recante una doverosa precisazione sulle criticità presenti nella disposizione di proroga o estensione per un periodo di 15 anni delle concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo, ha suscitato, nella categoria degli operatori del settore, fortissime preoccupazioni sulla possibilità di accesso a tale istituto, stante anche la forte aspettativa creata in merito dalla legge», esordisce la nuova circolare, chiarendo quanto segue:
1) è ormai da tempo consolidato l’orientamento che il rilascio delle concessioni demaniali marittime è soggetto a procedure che garantiscano criteri di trasparenza, partecipazione e concorrenza;
2) per tale motivo, già con legge comunitaria 2010 (art. 11 legge n. 217 del 2011) è stato abolito il rinnovo automatico;
3) quanto precede non esclude “l’estensione” della durata della concessione, ma implica solo che il rilascio del relativo titolo non avvenga “automaticamente”, ma a seguito di apposita istanza, che il concessionario dovrà presentare all’amministrazione concedente prima della scadenza del 31.12.2020.
«Per quanto sopra – conclude la circolare – l’amministrazione concedente, al fine di estendere la durata delle concessioni demaniali marittime fino al 31.12.2033, dovrà avviare un’apposita istruttoria finalizzata a verificare la permanenza dell’intuitu personae in capo al concessionario; il rispetto dei limiti, degli obblighi e delle condizioni della concessione demaniale marittima originaria da parte del concessionario; la regolarità del pagamento del canone e dell’addizionale regionale per l’intero periodo. L’estensione della durata delle concessioni demaniali marittime, ai sensi della legge 145/2018, è soggetta altresì all’acquisizione dell’autocertificazione antimafia. Infine, il provvedimento di estensione delle concessioni dovrà essere repertoriato dal Comune, registrato presso l’Agenzia delle entrate e pubblicato all’albo pretorio online comunale».
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