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Capacchione risponde a Tozzi: “Anche in Italia la spiaggia è gratis”

Il presidente del Sindacato balneari replica alle superficiali considerazioni del noto divulgatore televisivo

«Mario Tozzi, anche qui la spiaggia è gratis e il mare è cristallino. E più in là c’è un chiosco dove non è obbligatoria la consumazione. Pieno agosto, costo zero». Sono le parole con cui Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari – Confcommercio, ha risposto al geologo e divulgatore televisivo, reo di avere pubblicato un post su Facebook contro i balneari, contenente alcune osservazioni superficiali sulla gestione delle spiagge.

«Non siamo in Grecia, da dove il noto divulgatore televisivo ha pubblicato il suo malizioso post contro i balneari», precisa Capacchione. «Ma siamo in Puglia, a Margherita di Savoia, dove ci sono 20 chilometri di spiaggia libera e 4 chilometri di spiaggia con gli stabilimenti balneari. In questi ultimi le tariffe sono di 15-20 euro (un ombrellone e due lettini, compresa Iva al 22%, mentre in Grecia è al 6%). Anche molto meno se si fa l’abbonamento settimanale o quindicinale (quello stagionale è di 600-700 euro). E la distanza fra gli ombrelloni e di 5 metri».

Aggiunge il presidente del Sib: «Piccolo, probabilmente interessante, particolare: Margherita di Savoia è la città di origine di Mario Tozzi. Qui viene spesso d’estate a trovare i suoi familiari e a farsi qualche bagno. Parafrasando il suo furbesco post: non vi viene il sano desiderio di mandare a quel paese qualche accanito detrattore della Puglia e dei balneari?».

«Non c’è nessuna intenzione di infierire, ma solo il sommesso appello alla serietà e soprattutto alla verità, verso un territorio e una categoria che meritano rispetto e considerazione», precisa infine Capacchione. «Se non altro perché non si tratta di capitani d’industria dai forzieri ricolmi, bensì di famiglie di onesti lavoratori che si alzano prima dell’alba e finiscono di lavorare dopo il tramonto. E di una Puglia e di un sud che cercano di competere nel mercato internazionale delle vacanze. Con successo, visto l’incremento significativo di turismo internazionale. La sofferenza della domanda interna ha cause conclamate: inflazione galoppante e aumento dei tassi di interesse che hanno eroso risparmi e ridotto la propensione ai consumi delle famiglie italiane. Il 41% ha rinunciato per questo alle vacanze al mare, in montagna o ai laghi. Il resto è stucchevole propaganda, tanto superficiale quanto truffaldina e ruffiana. Non ce lo saremmo aspettato anche da un concittadino che pensavamo di ben altra statura».

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Sib Confcommercio

Il Sindacato italiano balneari si è formalmente costituito il 14 dicembre 1960 e, attraverso la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE), aderisce alla Confcommercio - Confturismo.
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