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Balneari, Regioni al lavoro su sospensione canoni

Lo riferisce il coordinatore degli assessori regionali al demanio Marco Scajola

«È necessario che le regioni siano coinvolte quando il governo deciderà modalità e tempi di riaperture delle spiagge. Sono poi indispensabili risorse da destinare ai Comuni, che saranno probabilmente chiamati a controllare le modalità di accesso alle spiagge libere. Chiediamo inoltre la sospensione dei canoni demaniali marittimi per il 2020 e che l’esecutivo si impegni perché gli operatori balneari siano esclusi dalla direttiva Bolkestein». Sono le richieste di Marco Scajola, assessore al demanio marittimo della Regione Liguria e coordinatore nazionale degli assessori regionali competenti in materia, a margine della riunione del tavolo tecnico con le associazioni regionali di categoria dei balneari convocata per discutere i contenuti del documento che le Regioni, in modo unitario, presenteranno al governo nella prossima riunione della Conferenza delle regioni per avanzare delle richieste di misure straordinarie in relazione alla pandemia del coronavirus, che provocherà gravi perdite economiche alle imprese balneari a causa della stagione partita in ritardo e delle misure di contenimento sanitario.

«Le nostre richieste – aggiunge Scajola – sono semplici: prima di tutto chiediamo un coinvolgimento delle regioni per trovare soluzioni condivise e utili ai territori nella riapertura delle spiagge, viste le grandi differenze da zona a zona nel nostro Paese. Le Regioni conoscono i territori e le loro tipicità, e grazie a loro la riapertura potrà trovare le declinazioni migliori a seconda dei diversi contesti».

«Di certo poi – prosegue l’assessore – i Comuni non possono essere lasciati soli nella gestione delle spiagge libere, i cui accesi andranno regolamentati per tenere conto delle esigenze legate alla pandemia. Oltre alla sospensione del canone demaniale per il 2020, un anno di fatto che non potrà mai essere considerato pienamente operativo, è necessario che il governo vari un decreto ministeriale che dia validità all’estensione di 15 anni delle concessioni demaniali e, infine, le Regioni unitariamente ribadiscano quanto sia importante, oggi ancora di più, dare un segnale di vicinanza e tutela alle imprese balneari liguri e ai loro dipendenti, che meritano respiro e certezze: per questo chiediamo, appunto, un impegno a fare uscire i balneari dalla direttiva Bolkestein».

«È stata una riunione operativa e partecipata – conclude Scajola – contraddistinta da grande spirito di collaborazione. Ringrazio gli imprenditori balneari che nonostante il quadro di grande incertezza si stanno impegnando nell’allestire le spiagge liguri. Vogliamo continuare a lavorare per gestire al meglio quella che sarà la stagione estiva 2020: per questo il tavolo tecnico si riunirà di nuovo tra 2 settimane per proseguire in questo confronto costante e diretto con chi sul territorio lavora ogni giorno».

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