«Il governo batta un colpo sulle concessioni demaniali, l’attuale immobilismo danneggia gli operatori». La Regione Emilia-Romagna sollecita così il governo a presentare la legge di riordino sulle concessioni degli stabilimenti balneari, attesa per lo scorso 30 aprile.
Nel presentare due bandi da 25 milioni di euro per la riqualificazione delle strutture turistiche e ricettive, l’assessore al turismo Andrea Corsini (nella foto) ha ricordato le due massime urgenze per il settore balneare: varare una riforma generale del settore e fornire ai Comuni le direttive nazionali promesse dal ministro Gian Marco Centinaio per applicare l’estensione di 15 anni sulle concessioni, disposta dall’ultima legge di bilancio ma ancora non formalizzata da molte amministrazioni locali.
Come ricorda Corsini, «dopo l’estensione delle concessioni balneari introdotta con l’ultima finanziaria del governo, che noi abbiamo condiviso, la Regione Emilia-Romagna, in assenza di direttive ministeriali, ha inviato ai Comuni costieri una nota con le prime indicazioni operative per procedere a formalizzare l’estensione delle concessioni. Ma ci risulta che ad oggi diversi Comuni, non solo in Emilia-Romagna, non lo abbiamo ancora fatto, forse preoccupati di un possibile ricorso dell’Europa sulla norma nazionale».
«Entro 120 giorni il governo avrebbe dovuto emanare il disegno di legge – sottolinea l’assessore regionale – e il ministro Centinaio aveva garantito che il dicastero avrebbe fatto avere una direttiva operativa all’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, per consentire ai Comuni stessi di estendere le concessioni in presenza di un atto formale. Nulla di tutto questo è ancora avvenuto. Ribadiamo pertanto l’urgenza di presentare in tempi brevi le linee di indirizzo della legge delega sulle concessioni e in tempi rapidissimi la direttiva ai Comuni per consentirgli di estendere le concessioni di 15 anni così come prevede la norma. Tutto ciò in attesa dei primi passi, che ancora non si vedono, da parte del governo per far uscire i balneari dalla direttiva Bolkestein».
Nel frattempo, conclude Corsini, «noi in Emilia-Romagna mettiamo a disposizione degli operatori, anche dei balneari, 25 milioni di euro per riqualificare le proprie imprese. Di cui oltre a 20 milioni di euro per i Comuni della costa, per progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana» (clicca qui per leggere i dettagli del bando).
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