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”Balneari, periodo transitorio di 30 anni nella prossima legge”

L'invito di Corsini: ''Riprendere in mano l'ultimo DDL e scrivere subito la cifra che può mettere d'accordo la maggior parte degli imprenditori''.

«La riforma delle concessioni balneari può e deve prevedere un periodo transitorio di 20 anni per gli attuali imprenditori in base al legittimo affidamento, estendibili fino a 30 anni per chi investe sulle riqualificazioni in chiave di sostenibilità ambientale e utilizzo di fonti energetiche alternative». È la proposta lanciata da Andrea Corsini (nella foto), assessore al turismo della Regione Emilia-Romagna in quota Partito democratico. «La legge-delega proposta dall’ultimo governo – dichiara Corsini a Mondo Balneare – dovrebbe essere ripresa in mano sin dall’inizio della prossima legislatura, ma scrivendo subito il decreto attuativo con i 20-30 anni di transizione da garantire per tutti i titolari di concessioni al 31 dicembre 2009».

«Credo che questa proposta possa mettere d’accordo le principali associazioni di categoria – prosegue Corsini – e mi auguro che tutte le forze politiche vi convergano per lavorarci da subito. A chi invece continua a dire che la Bolkestein non va applicata alle concessioni balneari, chiedo perché non abbia ancora mobilitato i propri europarlamentari a Bruxelles almeno per vagliare questa possibilità».

«Naturalmente, le successive evidenze pubbliche al termine del periodo transitorio – precisa Corsini – dovranno prevedere il riconoscimento del valore commerciale e un punteggio premiante per chi dimostra la professionalità. In questo modo si potrà rispettare la direttiva Bolkestein e allo stesso tempo dare le giuste garanzie agli attuali imprenditori di non perdere i loro stabilimenti».

Un altro argomento sollevato da Corsini riguarda il grave problema dell’erosione costiera: «È urgente varare una norma che permetta ai Comuni di trattenere parte degli introiti sui canoni balneari – propone l’assessore – da utilizzare per le opere di difesa della costa. Sarebbe un virtuoso esempio di federalismo fiscale e risolverebbe il grave problema dell’erosione senza che il governo debba stanziare alcunché».

Già introducendo il dibattito politico sulle spiagge organizzato venerdì scorso da Mondo Balneare, Corsini aveva invitato i candidati a «mettere il turismo al centro della campagna elettorale», poiché è «uno degli asset fondamentali per la crescita del paese», e questo include «una soluzione definitiva alla questione delle concessioni balneari che dia certezza agli attuali operatori per poter proseguire il loro lavoro, che è fondamentale per innovare l’offerta turistica delle nostre coste».

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