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Balneari, Lega: “Proroga resta valida, governo faccia chiarezza con riforma”

Centinaio, Ripamonti e Campomenosi attaccano l'esecutivo: "Incapace di mantenere accordi da noi presi con Ue"

In seguito alla preoccupante circolare della procura di Genova che ritiene invalida l’estensione fino al 2033 delle concessioni demaniali marittime, diversi esponenti della Lega sono intervenuti a difesa delle imprese balneari, attaccando il governo Conte e chiedendogli una rapida soluzione all’incertezza normativa.

Questa la dichiarazione dei senatori Gian Marco Centinaio e Paolo Ripamonti: «Dopo la mancata applicazione della riforma che avevamo messo in campo circa un anno fa, il settore balneare sconta una visibile carenza di chiarezza, imputabile ai tentennamenti del governo Conte bis, incapace di sostenere e ribadire quanto già concordato con la Commissione europea. L’estensione quindicennale della durata delle concessioni marittime, che rappresentava il cuore della riforma, era concepita per consentire una professionalizzazione del settore congiuntamente a un monitoraggio delle coste del Paese; il tutto in un’ottica di salvaguardia dello stesso demanio marittimo».

«Il governo sostenga la proroga delle concessioni e faccia chiarezza», proseguono Centinaio e Ripamonti. «Considerando che la giurisprudenza nazionale ed europea non ha rinvenuto elementi di illiceità circa l’estensione, il fatto che ad oggi non vi sia ancora alcuna certezza sugli esiti del negoziato aperto con l’Europa, espone le aziende del comparto a sensibili rischi circa gli investimenti assicurati e svilisce il ruolo che l’Italia ha fin qui giocato in questa delicata vertenza. Il governo, quindi, si svegli e scelga da che parte stare: se al fianco dei tanti cittadini coinvolti nel settore che creano quotidianamente ricchezza e valore per l’Italia, o chiuso nelle stanze dei palazzi romani e ben saldo sulle proprie poltrone».

A tentare di tranquillizzare la categoria c’è inoltre l’europarlamentare leghista Marco Campomenosi: «L’estensione quindicinale delle concessioni demaniali, fortemente voluta dalla Lega e introdotta dal ministro Centinaio, è e resterà in vigore. La Commissione europea, a cui spetta in maniera esclusiva la sorveglianza sull’applicazione delle direttive e dei regolamenti, non ha avuto alcunché da eccepire, né ha avviato procedure di infrazione nei confronti dell’Italia. Questa vicenda non può limitarsi a essere esclusivamente giuridica e ha carattere politico: all’Italia serve un esecutivo che porti avanti quelle interlocuzioni avviate in sede europea dalla Lega quando era al governo, per salvaguardare in via definitiva il comparto balneare».

«A pochi mesi dall’inizio della stagione turistica – prosegue Campomenosi – serve chiarezza sotto il profilo amministrativo, sia per i funzionari comunali che, alla luce della legislazione vigente, devono procedere al rinnovo quindicinale delle concessioni, sia per gli imprenditori, che devono decidere se e quando fare investimenti sugli arenili. La direttiva Bolkestein ha dimostrato tutti i suoi limiti: la Lega continuerà a dare battaglia per rimuovere completamente e in forma esplicita il comparto balneare dal perimetro di applicazione della direttiva».

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