«Certi rappresentanti sindacali, che fino all’anno scorso erano a stretto rapporto con la vecchia maggioranza sostenendo proroghe e indennizzi, adesso non sanno più come rapportarsi con il nuovo governo». È il duro attacco dell’Itb Italia, l’associazione capitanata da Giuseppe Ricci che in una nota diramata ieri se la prende con le altre sigle rappresentative del settore (ma senza citarne i nomi).
«Ci troviamo di fronte al fenomeno del “voltaggabana” – prosegue l’Itb – ovvero di adeguare le proprie richieste a seconda di chi governa (o dell’aria che tira). Sarà che, come anticipato dal ministro del turismo Gian Marco Centinaio, nelle prossime settimane dovrebbe riprendere il confronto tecnico con la categoria al fine di trovare una soluzione definitiva e condivisa sulla questione “aste” (e non chiamiamola più “questione Bolkestein”, visto che lo stesso Frits Bolkestein ha dichiarato la nostra estraneità alla direttiva)»
«A questo punto noi vorremmo lanciare il nostro messaggio a tutti i balneari – aggiunge la nota dell’Itb – di essere decisi nel chiedere che le proprie imprese vengano riconosciute come tali, attraverso tre semplici atti del governo: l’esclusione delle concessioni balneari dall’applicazione della direttiva Servizi, il ripristino del vecchio art. 37 del Codice della navigazione con il diritto d’insistenza, e un atto del governo che lo sancisca definitivamente (tornando all’art. 10 della legge 88/2001)».
«Questi passaggi – conclude l’associazione di Giuseppe Ricci – sono fondamentali per consentire alle imprese balneari di ripartire e arrivare infine all’acquisizione del diritto di essere imprenditori come tutti gli altri, senza restrizioni, limitazioni, indennizzi e proroghe. Per essere finalmente liberi nel nostro mare».
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