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Balneari, il governo non ritira impugnativa contro leggi liguri

Il ministro Stefani risponde all'interrogazione di Forza Italia: ''I due provvedimenti regionali hanno profili di illegittimità, ma vogliamo comunque tutelare gli attuali imprenditori''.

Il governo Conte non ritirerà l’impugnativa contro le leggi regionali della Liguria che estendono di trent’anni le attuali concessioni balneari, ma lavorerà su un altro provvedimento per risolvere l’annoso problema della direttiva europea Bolkestein in favore degli attuali imprenditori. Lo ha lasciato intendere il ministro agli affari regionali Erika Stefani (Lega), rispondendo durante il question time di ieri pomeriggio in Senato all’interrogazione di Forza Italia che chiedeva, come atto politico in favore dei balneari, di rinunciare all’impugnativa contro le due leggi liguri decisa dal precedente governo Gentiloni (ieri Mondo Balneare aveva anticipato il testo dell’interrogazione in questo articolo).

«Se le due leggi liguri sono state impugnate dal precedente governo – ha detto il ministro Stefani – è perché sono stati ravvisati profili di illegittimità. Ricordo infatti che la Corte costituzionale si è già orientata a considerare illegittime le norme nazionali che limitano il principio della gara per concessioni su aree pubbliche che prevedono rinnovi automatici, e le leggi regionali della Liguria possono ritenersi in contrasto con questo tipo di orientamento». Il ministro ha poi citato le sentenze della Consulta n. 171/2013 e 109/2018: «In particolare quest’ultima – ha spiegato – si è opposta a una legge del Friuli Venezia Giulia che, prevedendo una gara, disponeva a carico del vincitore un indennizzo a ristoro in favore del vecchio concessionario, quasi come quest’ultimo avesse diritto a un rinnovo».

«La volontà di questo governo è comunque risolvere questa difficile problematica», ha poi aggiunto la Stefani, riferendosi alla controversa direttiva europea Bolkestein il cui recepimento ha portato il nostro paese ad abrogare il rinnovo automatico delle concessioni, senza che a ciò sia ancora seguita una riforma che permetta di tornare a investire con certezza. «In tal senso – ha concluso la Stefani – il ministero degli affari regionali e quello del turismo convocheranno un tavolo insieme all’Agenzia del demanio al fine di trovare la soluzione più adatta a livello normativo per risolvere la questione».

L’interrogazione di Forza Italia chiedeva al governo non solo di manifestare le sue intenzioni concrete per risolvere la questione Bolkestein, ma anche di rinunciare all’impugnativa delle leggi liguri. Tuttavia le parole del ministro hanno scatenato le proteste degli azzurri: «La sua risposta non ci soddisfa – ha attaccato la Ronzulli – soprattutto alla luce della mozione presentata in quest’aula il 27 giugno scorso, con cui il governo si è impegnato a uscire dalla direttiva Bolkestein». La senatrice ha poi ricordato al ministro che «le due leggi liguri sono state approvate all’unanimità, dunque anche dal suo partito», e ha sottolineato che «difendere i balneari non significa contrastare i poteri forti o le lobby, bensì salvaguardare migliaia di famiglie che hanno nei loro stabilimenti l’unica fonte di reddito, e che da anni si trovano in una situazione di mancata legislazione che non permette di fare investimenti».

«Con questa triste risposta – ha concluso la senatrice Ronzulli – il governo ha perso una grande occasione per risolvere la situazione e sarà responsabile per non avere chiuso il problema». Qui di seguito, il video del question time tra la senatrice Ronzulli e il ministro Stefani.

Molto critico sulla risposta del ministro Stefani è anche il presidente del Sib-Confcommercio Antonio Capacchione, che in una nota inviata a Mondo Balneare commenta: «La risposta del ministro Erika Stefani è stata a mio avviso sbrigativa, generica e burocratica, nonché molto lontana dalle necessità del settore e dalle aspettative dei balneari italiani, ingenerate anche dalle impegnative dichiarazioni di autorevoli esponenti dell’attuale maggioranza».

«Per l’ennesima volta abbiamo sentito l’annuncio di un fantomatico tavolo interministeriale, che tra l’altro era dato per già convocato in questa settimana dal ministro al turismo Gian Marco Centinaio. Inoltre il ministro Stefani ha citato delle sentenze della Consulta che hanno censurato la competenza, e non il merito delle leggi regionali. Speriamo insomma di avere nel più breve tempo possibile l’opportunità di interloquire anche per chiarire questi aspetti. Ringrazio infine la senatrice Licia Ronzulli per la passione e il merito del proprio intervento».

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Alex Giuzio

Caporedattore di Mondo Balneare, dal 2008 è giornalista specializzato in economia turistica e questioni ambientali e normative legate al mare e alle spiagge. Ha pubblicato "La linea fragile", un saggio sui problemi ecologici delle coste italiane (Edizioni dell'Asino, 2022), e ha curato il volume "Critica del turismo" (Grifo Edizioni 2023).
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