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Balneari, Giorgetti: “No a gare aperte”. Bergamini-Gasparri: “Tema di interesse nazionale”

Il ministro leghista e i parlamentari di Forza Italia intervengono sul tema delle concessioni

La questione delle concessioni balneari, al centro di una riforma a cui sta lavorando il governo per decidere il loro futuro dopo la scadenza dei titoli prevista per il 31 dicembre 2024, è al centro dell’attenzione dei politici italiani anche nelle loro passerelle estive. Dopo il botta e risposta tra il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti e il ministro leghista alle infrastrutture Matteo Salvini, nei giorni scorsi sono arrivate altre dichiarazioni di peso: si tratta del ministro all’economia Giancarlo Giorgetti (Lega) e della deputata Deborah Bergamini (Forza Italia). Contro i pentastellati si è inoltre scagliato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

Come Salvini, anche Giorgetti è intervenuto sul tema delle concessioni balneari alla festa nazionale della Lega in corso a Cervia. «Non si possono fare gare aperte: dobbiamo tutelare a fini sociali le imprese familiari il cui reddito deriva dallo stabilimento balneare. Invece, società per azioni più grandi devono sicuramente andare a gara», ha detto il ministro.

Bergamini si è invece espressa durante il suo intervento al Festival della Versiliana, a Marina di Pietrasanta: «C’è bisogno di un’Europa di centrodestra, per contrastare le derive ideologiche delle sinistre che producono leggi sbagliate. Non siamo antieuropeisti, ma ci interessa sensibilizzare sui legittimi interessi nazionali come per esempio per i balneari. Noi siamo in loro difesa non per un capriccio o una rivendicazione populista, bensì per far capire a Bruxelles cosa sono gli stabilimenti balneari in Italia e l’accoglienza turistica. Abbiamo questa responsabilità e potremmo farlo solo con un’Europa legittimata politicamente con un’impronta di centrodestra».

Hanno scatenato la risposta di Forza Italia anche le dichiarazioni di Antonio Caso e Sergio Costa del Movimento 5 Stelle, che hanno invocato le gare per le concessioni. Così ha risposto loro il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: «Vogliono distruggere la “Costa” e parlano a “Caso”. Mi riferisco a due ignoti parlamentari grillini che si chiamano appunto Costa e Caso, e che si schierano contro le imprese balneari italiane. Ne rivendico la tutela perché sono una risorsa lavorativa fondamentale per il nostro paese. Capisco che i grillini, inventori del reddito di cittadinanza, siano nemici delle imprese balneari, terrestri e anche spaziali. Loro hanno incoraggiato il parassitismo e hanno sottratto anche manodopera alle imprese balneari con le loro politiche demenziali che, per fortuna, il nuovo governo di centrodestra ha mandato in archivio. Difenderemo le nostre imprese del mare da tutti gli attacchi europei e nazionali. Le difenderemo dalle ottusità dei Costa e dei Caso che, ribadisco, sono nemici della ricchezza della costa italiana e dicono sciocchezze. I grillini hanno rappresentato una delle pagine più oscure della democrazia italiana e per fortuna sono ridotti a un rango sempre più marginale. Le imprese balneari possono contare sull’impegno di Forza Italia che le ha sempre tutelate. E non l’abbiamo fatto per tornaconto elettorale, visto che molti imprenditori delle nostre spiagge spesso hanno anche sbagliato le scelte elettorali. Ma noi ne difendiamo le ragioni a prescindere dal tornaconto personale. Mentre i grillini di “Costa” o di montagna dicono sciocchezze su tutto e su tutti».

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