Un periodo transitorio di 15 anni, poi le evidenze pubbliche con dei “paletti” per tutelare gli attuali imprenditori. È la posizione del Movimento 5 Stelle in merito alla riforma delle concessioni balneari, con cui proseguiamo il nostro “speciale elezioni” che in questi giorni sta esaminando le proposte di tutti i partiti in corsa alle urne.
Va sottolineato che gli esponenti pentastellati, in passato, si sono esposti in vari modi sulla vicenda balneare, dal leader Luigi Di Maio (che abbiamo intervistato un anno fa alla fiera Balnearia, vedi articolo) a molti altri parlamentari uscenti, ma per illustrare le posizioni del Movimento in questo articolo ci basiamo sul “pacchetto di riforma” che il deputato Sergio Battelli, delegato a seguire la questione a livello nazionale, ha illustrato ufficialmente la scorsa settimana al dibattito politico organizzato da Mondo Balneare (vedi articolo).
E tale pacchetto parte appunto dal presupposto che le evidenze pubbliche andranno fatte, ma dopo un periodo transitorio che i 5 Stelle propongono in 15 anni, con in seguito delle nuove concessioni da assegnare che avranno sempre la durata di 15 anni. «La nostra proposta concreta per risolvere tutto ciò è trattare il demanio come bene pubblico, con concessioni a tempo determinato», motiva Battelli. «Sappiamo che non è la proposta che i balneari preferiscono, ma si tratta di un progetto credibile e percorribile sin da subito se saremo al governo, e che è articolato in tre punti: periodo transitorio, gare e durata certa delle concessioni. Secondo noi le evidenze pubbliche devono essere fatte, ma non devono spaventare nessuno».
Il Movimento 5 Stelle non crede nel doppio binario (gare subito solo per le nuove concessioni) e nemmeno nella proroga («non si può fare e verrebbe impugnata, si tratterebbe solo di una presa in giro che non possiamo più accettare», sottolinea Battelli), mentre sul valore commerciale sostiene che «è sacrosanto stabilire dei criteri per il calcolo su base nazionale, che deve essere svolto da periti terzi e deve tenere conto degli ultimi bilanci di esercizio ovvero il volume d’affari dichiarato».
Il dibattito
Per approfondire le posizioni del Movimento 5 Stelle e degli altri partiti in merito alla “questione balneare”, il nostro portale in collaborazione con Federbalneari Salento organizza un secondo dibattito politico in programma il 22 febbraio alle ore 11 a Lecce (leggi il programma).
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