Attualità

Balneari, continua la battaglia dei ricorsi

Opposizione contro il Tar Sardegna e ricorso contro l'articolo 49 del Codice della navigazione: entrambe le iniziative invitano gli imprenditori balneari a un contributo economico.

di Alex Giuzio

In attesa che il governo si decida a varare la tanto attesa e necessaria riforma del demanio marittimo, gli imprenditori balneari continuano la loro battaglia giuridica per far valere le proprie ragioni contro lo stato di incertezza del settore, partito dall’abrogazione del rinnovo automatico delle concessioni che, a distanza di cinque anni, non è stato ancora sostituito da un provvedimento certo per far ripartire gli investimenti.

La prima iniziativa di Cna Balneatori ha fatto scuola: il sindacato coordinato da Cristiano Tomei ha lanciato alcuni mesi fa una sottoscrizione per tutelarsi dall’imminente pronuncia della Corte di giustizia europea, chiamata dal Tar Lombardia a giudicare la legittimità della proroga delle concessioni demaniali al 2020 – cioè la misura provvisoria disposta dal governo Monti dopo l’abrogazione del rinnovo automatico, in attesa di un riordino normativo mai arrivato. In quell’occasione, Cna è riuscita a raccogliere i fondi necessari per affidare agli avvocati Ettore Nesi e Roberto Righi l’incarico di un intervento di opposizione atto a tutelare gli imprenditori balneari da un’eventuale giudizio negativo sulla proroga. A questa iniziativa si è unito in un secondo tempo anche Sib-Confcommercio.

Gli imprenditori balneari, insomma, hanno dimostrato di saper unire le forze per lanciare iniziative fondamentali per tutelare le loro imprese, Tanto che negli ultimi giorni sono state avviate altre due azioni analoghe.

La prima, intrapresa nuovamente da Cna Balneatori, riguarda il ricorso contro il recente giudizio del Tar Sardegna, che analogamente al Tar Lombardia ha messo in dubbio la legittimità della proroga al 2020 chiamando a pronunciarsi la Corte di giustizia Ue. Con la differenza che, se la sentenza del Tar Lombardia riguardava una concessione lacuale, nel caso sardo si tratta direttamente di una concessione marittima a uso turistico-ricreativo. Cna Balneatori ha dunque lanciato una seconda iniziativa giuridica per opporsi anche a questa pronuncia, invitando gli altri sindacati a unirsi e tutti gli imprenditori balneari a contribuire economicamente alla causa. Questi i dettagli per aderire:

  • effettuare un bonifico bancario (termine ultimo, causa decorrenza termini: 20 marzo 2015)
  • codice IBAN: IT18G0200877342000103455434
  • importo libero, ma non inferiore a 100,00 euro; preferibilmente da conto corrente aziendale
  • causale: "Contributo volontario ricorso Corte di giustizia EU"
  • altre annotazioni indispensabili: denominazione ditta; sede; codice fiscale e partita IVA; legale rappresentante (se società); indirizzo mail; telefono cellulare.

La seconda iniziativa riguarda invece il ricorso contro l’articolo 49 del Codice della navigazione, che dispone l’esproprio degli stabilimenti balneari alla scadenza della concessione demaniale. Finché era in vigore l’articolo 37 del Codice, che disponeva il rinnovo automatico delle concessioni ogni 6 anni, l’articolo 49 di fatto rappresentava qualcosa di innocuo. Ma essendo stato abrogato l’articolo 37, le concessioni risultano in scadenza al 31 dicembre 2020, dopodichè, in base all’articolo 49, lo Stato potrebbe espropriare le imprese balneari senza nemmeno un indennizzo. Il che rappresenterebbe un’incostituzionalità, poiché la recente sentenza del Tar Toscana ha stabilito il diritto di proprietà del concessionario sulle imprese balneari, un diritto protetto dalla Costituzione italiana (leggi il contributo in merito dell’avvocato Nesi).

Su questo nodo si basano le ragioni del ricorso contro l’articolo 49, sviluppato da un gruppo autonomo di balneari toscani sotto forma di class action, sostenuto soprattutto da Fiba-Confesercenti e anch’esso alla ricerca delle economie necessarie. Anche in questo caso entro la metà di marzo 2015.

Il costo collettivo della prima fase dell’iniziativa ha un costo di 144.000 euro + iva: per questo, l’iniziativa è alla ricerca di 480 stabilimenti balneari che aderiscano con un contributo di 366 euro per poter partire.

Ogni versamento dovrà essere accompagnato dalla lettera di adesione firmata, al fine di emettere regolare fattura. Dati per bonifico bancario:

  • IBAN: IT 60 L 08726 24601 000000121936
  • Causale: NOART49 – Bagno XXXXXX
  • Mail di riferimento: ricorsoart49@gmail.com
  • Per maggiori dettagli, scarica il documento di riepilogo.

© Riproduzione Riservata

Mondo Balneare

Dal 2010, il portale degli stabilimenti balneari italiani: notizie quotidiane, servizi gratuiti, eventi di settore e molto altro.
Seguilo sui social: