La giornata “anti Bolkestein” di ieri a Roma ha visto manifestare in numerosi non solo gli imprenditori balneari (vedi notizia), ma anche gli ambulanti colpiti dalla medesima direttiva europea che impone le gare delle concessioni. Eppure, per le due categorie la reazione del partito italiano di maggioranza è stata differente: dopo la manifestazione, infatti, agli ambulanti il Pd ha addirittura promesso l’esclusione dalla Bolkestein.
Il gruppo alla Camera del Pd ha presentato proprio ieri una mozione che intende impegnare il governo a modificare il testo del decreto legislativo n. 59 del 26 marzo 2010, con il quale il legislatore italiano ha dato attuazione alla direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno. Una notizia che la categoria dei balneari, che ieri in contemporanea agli ambulanti manifestava contro la Bolkestein, non ha preso affatto bene, con il presidente di Assobalneari-Confindustria Fabrizio Licordari che attacca: «Allora è possibile uscire dalla Bolkestein! Ma perché due pesi e due misure? Perché i bravi deputati del Pd non fanno lo stesso con i balneari?».
Questo l’obiettivo della mozione, firmata dai deputati dem Donati, Becattini, Ermini, Paris, Impegno, Bragantini, Barbanti, Dallai, Manfredi, Minnucci, Moscat, Palladino Giovanni e diffusa dall’agenzia Il Velino/Agv: “Rivedere il decreto di attuazione alla Direttiva Bolkestein escludendo il commercio su aree pubbliche o stabilendone l’applicazione secondo modalità che ne contengano le ripercussioni negative sul tessuto economico e sociale, anche mediante l’individuazione di criteri per la concessione delle autorizzazioni che tengano conto delle diverse caratteristiche e dimensioni degli operatori e dei luoghi in cui si svolge il commercio ambulante”.
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