Continua il pressing di Assobalneari Italia – Federturismo Confindustria nei confronti del governo per fare chiarezza sulle modalità di allestimento degli stabilimenti balneari. In una lettera inviata direttamente al presidente del consiglio Giuseppe Conte, il presidente di Assobalneari-Confindustria Fabrizio Licordari, facendo seguito alla sua nota dello scorso 4 aprile rimasta senza riscontro «e visto il trascorrere del tempo con l’approssimarsi del periodo estivo che normalmente vede l’apertura della stagione balneare il 1° maggio, ritiene indifferibile e urgente insistere nella richiesta che sia fatta chiarezza sulle disposizioni relative alle attività consentite sul territorio nazionale ai titolari degli stabilimenti balneari».
Come misura di contrasto al diffondersi del coronavirus, spiega Licordari, il governo ha «contemplato una serie di attività consentite che afferiscono agli aspetti gestionali essenziali degli stabilimenti balneari, quali per esempio i servizi di pulizia, di disinfestazione, di vigilanza e di manutenzione. A ingenerare ulteriori dubbi è intervenuta l’ordinanza del 3 aprile del Ministero della salute di concerto con la Regione Emilia-Romagna che, ribadendo la chiusura al pubblico degli stabilimenti balneari e delle aree di pertinenza, consente l’accesso alle stesse al personale impegnato in comprovate attività di manutenzione e vigilanza».
«Per questi motivi – prosegue il presidente di Assobalneari-Confindustria – riteniamo indispensabile l’emanazione di un atto normativo che estenda a tutte le Regioni costiere la portata delle disposizioni sopra richiamate, per consentire alle imprese balneari di poter effettuare sia le indispensabili operazioni di manutenzione necessarie al mantenimento delle strutture e pulizia delle spiagge di pertinenza, che sono costantemente
sottoposte all’usura dell’ambiente marino costiero, sia la possibilità di installare le strutture amovibili autorizzate che permettono lo svolgimento della consueta attività delle imprese balneari, consentendo perciò alle imprese di essere il più efficienti possibili quando verrà decretato il riavvio delle attività, anche se la stagione turistica appare ormai seriamente compromessa».
Per approfondire
© Riproduzione Riservata