CAPALBIO – Qualche decina di operatori balneari della Costa d’Argento, i rappresentanti di Sib-Confcommercio Grosseto e di Fiba Confesercenti, i rappresentanti del Consorzio Turistico Maremmare e di Confindustria Grosseto, i sindaci di Castiglione della Pescaia e Monte Argentario, il presidente del consiglio comunale di Orbetello Mario Chiavetta, l’adesione del sindaco di Isola del Giglio ed il primo cittadino di Capalbio hanno animato il dibattito dell’incontro che si è tenuto ieri a Capalbio sulla direttiva Bolkestein (vedi questo articolo). In serata è arrivata l’adesione anche del Comune di Grosseto e di Follonica.
L’incontro si è concluso con l’approfondimento di una bozza di delibera che le assisi dei comuni saranno chiamati a discutere. Gli interventi pronunciati durante la riunione hanno rilevato come sia necessario definire la procedura di infrazione, opponendo alla Commissione europea la validità del sistema normativo italiano in materia di concessioni demaniali marittime, attraverso l’esclusione della categoria dalla direttiva servizi o mediante una specifica deroga ai sensi della stessa (come del resto già realizzato per altre categorie di servizi), anche in ragione della specificità, unicità e originalità del settore del turismo ricreativo balenare nazionale.
La tempistica implica che al più presto, e comunque non oltre il 28 dicembre 2011, vengano proposte alla Commissione europea modifiche normative nazionali volte a escludere le concessioni demaniali a uso turistico-ricreativo dalla direttiva servizi (creando, peraltro, un apposito e specifico ‘statuto normativo’ dell’impresa turistico-balneare e delle sue funzioni di pubblico rilievo e interesse), e che comunque sia prevista per esse un’apposita deroga, sulla base della procedura prevista dalla direttiva medesima (clausola di revisione), in virtù della specificità del settore delle concessioni demaniali, fortemente caratterizzato da rilevanti investimenti materiali e occupazionali, della sua unicità a livello europeo, dei motivi di interesse generale, di sicurezza e tutela ambientale previsti dalla direttiva medesima quali fattori di esclusione, del sussistere della libertà di stabilimento in ragione della vastità delle risorse naturali presenti lungo le coste italiane e della conseguente possibilità di rilascio di nuove concessioni.
Nessuno escluso dai tavoli sui quali dovranno pervenire gli atti assunti dai consigli comunali: il presidente del consiglio dei ministri, il ministro dell’economia e delle finanze, il ministro per i rapporti con le regioni e la coesione territoriale, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il ministro del turismo, i presidenti di Camera e Senato, il presidente della X^ Commissione del Senato, l’Anci, i parlamentari europei. Ognuna di queste figure verrà interpellata per definire e sottolineare le necessità e le tipicità delle categorie della nostra zona.
I consigli comunali impegneranno invece il presidente e la giunta regionale Toscana a sostenere, sia in sede nazionale che in sede comunitaria, la necessità di impedire la diretta e automatica applicazione della direttiva Bolkestein al sistema delle concessioni balneari, se necessario introducendo un regime significativo di prorogatio dell’attuale sistema, all’interno del quale individuare le soluzioni più idonee assumendo tutte le necessarie iniziative, sia in sede di Conferenza Stato–Regioni che in forma autonoma, nei confronti del governo e dell’Unione Europea.
Con l’iniziativa dei sindaci riunitisi ieri a Capalbio si sono dichiarate d’accordo le sigle Fiba, Assobalneari, Cna Balneatori, Sib. Il loro documento unitario firmato a Roma il 3 novembre scorso sarà parte integrante della delibera approvata dai sindaci.
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