Attualità

12 regole di educazione da rispettare negli stabilimenti balneari

Il decalogo del Codacons che tutti i turisti balneari dovrebbero seguire. E che sarebbe bene appendere in ogni lido.

A tutti è capitato, durante le vacanze in spiaggia, di trovare un vicino di ombrellone poco rispettoso delle buone maniere, che tratta la spiaggia come se fosse solo sua, rovinando il relax agli altri turisti. Per questo il Codacons ha stilato un decalogo per la buona educazione negli stabilimenti balneari: si tratta di dodici regole di buonsenso che tutti dovrebbero seguire per la convivenza civile in spiaggia. Le pubblichiamo qui di seguito, pensando che possano essere utili anche per poter essere esposte in bella vista dai titolari dei lidi.

Decalogo del “bon ton” da spiaggia

Telefonino? No grazie. Al primo posto delle lamentele sotto l’ombrellone c’è sempre l’utilizzo eccessivo del telefonino. A quanto pare nemmeno in vacanza riusciamo a staccarcene per qualche ora. Ma al vicino di ombrellone, che magari sta cercando di fare un meritato riposino, non interessa sapere i fatti vostri. Se proprio non ne potete fare a meno, escludete la suoneria, i toni della tastiera e conversate almeno a voce bassa. Se volete ascoltare la radio, infine, fatelo con la cuffia.

Social network: attenti alla privacy altrui. Oramai è imperativo condividere foto e video dalla spiaggia con i propri amici e follower. Attenzione però, perché gli altri bagnanti potrebbero non gradire essere ripresi in immagini, video e dirette, né essere fotografati a loro insaputa e finire sulla pagine Facebook o Instagram altrui. Si rischia inoltre di violare il diritto alla privacy e di commettere veri e propri reati.

La spiaggia è di tutti. Rispettate lo spazio a voi destinato senza invadere l’ombrellone del vicino. Anche lui ha diritto al suo spazio vitale. Inoltre sappiate che i corridoi tra una fila di ombrelloni e l’altra e i passaggi al mare sono destinati a tutti e, quindi, non vanno ingombrati né con la sdraio, né con i sandali o altre suppellettili. Attenzione anche alle sigarette: possono dare fastidio a chi vi sta vicino. 

Vietati schizzi e spruzzi. È salutare entrare in acqua gradatamente. Se non lo volete fare, peggio per voi. Ma almeno evitate di tuffarvi con dei tonfi da barile schizzando il vicino che da ore sta cercando di adattarsi gradatamente alla temperatura dell’acqua gelata.

Solo docce brevi. Non state tre ore sotto la doccia creando code chilometriche. La doccia al mare deve servire a rinfrescarvi, non a lavarvi. Inoltre non usate mai saponi o shampoo: inquinano il mare, dove finiscono direttamente gli scarichi.

Mamma: alzati e cammina! Se volete rimproverare vostro figlio o farlo uscire dall’acqua, non fatelo a distanza, urlando e disturbando il vicino che sta cercando di fare un pisolino. Alzatevi e parlategli da vicino.

La spiaggia non è un campo da gioco. Se nel vostro stabilimento balneare ci sono spazi allestiti allo scopo di giocare a calcetto, beach volley o racchettoni, ben venga una partitella, altrimenti ricordatevi che gli altri non sono contenti di ricevere le vostre pallonate in testa o sulla pancia. Stesso discorso per il frisbee.

Sì ai castelli di sabbia, ma non esageriamo. Se il bambino vuol fare un castello di sabbia o una pista per le biglie, non può occupare mezza spiaggia costringendo gli altri bagnanti a salti mortali per non rovinare la pista. E attenzione alle buche: le gallerie sono ammesse, mentre le fosse profonde possono essere pericolose e vanno ricoperte prima di lasciare la spiaggia (anche per fare un favore al vostro bagnino).

Gli sport acquatici possono essere fastidiosi. Basta con i pericolosi e rumorosi acquascooter o barche a motore che arrivano fino a riva. Rispettate le leggi in materia.

Il mare non è una pattumiera. Non gettate le cicche di sigarette o la carta del gelato sulla sabbia. I resti del vostro pranzo non sono cibo per pesci. Cercate gli appositi cestini.

Occhio ai venditori abusivi. Sappiate che vendono merce contraffatta e di pessima qualità, nonché spesso legata a giri malavitosi. In ogni caso, se non c’è niente che vi interessi, si può dire un fermo «no grazie», senza bisogno di inscenare una discussione o contestare per tre ore il prezzo per poi non acquistare nulla.

Cani in spiaggia: ci sono delle regole. Laddove è permesso portare il proprio cane in spiaggia in spiaggia, ricordatevi di tenerlo sempre vicino a voi, con guinzaglio (o guinzaglio e museruola se è una razza a rischio di aggressività). Non lasciate che seppellisca zoccoli, lecchi chiunque si avvicini o sollevi valanghe di sabbia.

© Riproduzione Riservata

Mondo Balneare

Dal 2010, il portale degli stabilimenti balneari italiani: notizie quotidiane, servizi gratuiti, eventi di settore e molto altro.
Seguilo sui social: