Ambiente Attualità

Uno squalo nelle acque romane per protestare contro il finning

L'associazione ambientalista Marevivo oggi ha messo in atto la simbolica manifestazione a tutela del più grande predatore del mare

ROMA – Gli attivisti di Marevivo si sono dati appuntamento questa mattina alla Fontana di Trevi per dare vita a un’azione di protesta contro l’inutile e atroce pratica del finning, che ogni anno stermina decine di milioni di squali, spinnati e poi ributtati in acqua spesso ancora vivi. Un massacro per soddisfare la richiesta asiatica delle costose pinne di squalo impiegate nella preparazione della celebre “zuppa di pinne di pescecane”.

La fedele riproduzione di una pinna di squalo, dopo avere navigato nel Tevere a opera dei sub di Marevivo, suscitando meraviglia e curiosità nei social network, oggi è stata immersa nelle acque della storica fontana del Bernini di fronte alle facce allibite di centinaia di turisti e cittadini che a quell’ora affollavano la celebre piazza.

Decine di esponenti dell’associazione, con indosso magliette simbolicamente macchiate con il sangue di questi antichissimi predatori, hanno manifestato per chiedere di mettere fine all’orrendo massacro degli squali provocato dal finning. Un coro unanime rivolto in particolare agli europarlamentari italiani che il prossimo 22 novembre saranno chiamati a Strasburgo per votare proprio su questo tema.

La richiesta è semplice: nessuna deroga al divieto europeo sul finning, solo squali sbarcati con le pinne attaccate al corpo, senza alcuna eccezione! Una politica sostenuta non solo dagli ambientalisti e dagli esperti, ma condivisa e promossa anche da alcuni europarlamentari italiani fra i quali Silvia Costa (S&D/Pd) e Potito Salatto (Ppe/Fli), presenti oggi all’evento.

Questa iniziativa supporta un appello indirizzato agli europarlamentari che al momento conta su oltre 70 firme autorevoli del mondo della cultura, dello sport dello spettacolo, che si sono unite a Marevivo ed alla coalizione internazionale di Shark Alliance per fare pressione sui politici italiani al parlamento europeo che hanno il dovere di prendere decisioni a tutela dell’ecosistema marino.

«Gli squali – come dichiara il presidente di Marevivo Rosalba Giugni – sono i predatori al vertice della catena alimentare, che hanno il delicato e fondamentale ruolo di garantire il mantenimento dell’equilibrio e della salute dell’ecosistema marino, ma sono anche vittime della pesca eccessiva e indiscriminata di cui il finning è l’espressione più aberrante. Rischiamo di portare all’estinzione una macchina perfetta che vive sulla terra da 400 milioni di anni».

L’impegno di Marevivo a sostegno degli squali non si ferma qui, ma continuerà tenendo costantemente alta l’attenzione, vigilando affinché le istituzioni e i politici attuino le scelte più adeguate per la vita del mare e promuovendo azioni che portino a tutelare questo grande predatore così come avviene per tigri, orsi e lupi.

Qui sotto, il video della manifestazione gentilmente concessoci da Marevivo.

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Marevivo

L'associazione ambientalista Marevivo nasce nel 1985. Da allora si batte senza sosta per la difesa del mare e delle sue risorse.
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