di Vincenzo Lardinelli
Sull’unitarietà tra le associazioni nazionali degli imprenditori balneari di cui si sta discutendo in questi giorni, basterebbe rileggere la mia intervista di agosto su Mondo Balneare per capire come la continuiamo a pensare (vedi “Lardinelli (Fiba): ‘Balneari, il tempo sta finendo, è il momento di unirsi’).
Avevamo fatto per primi un preciso riferimento a questa necessità, e non credo ci sia molto da aggiungere se si vuole parlare chiaramente. Non troppo tempo fa a Rimini è stato presentato un documento sottoscritto da Fiba-Confesercenti, Sib-Confcommercio, Oasi-Confartigianato, Assobalneari-Confindustria e Cna Balneatori. Poi – per ragioni che ormai appaiono abbastanza chiare – Oasi, Sib e Fiba hanno mantenuto sostanzialmente la stessa linea continuando a lavorare congiuntamente, mentre c’è stato chi ha preferito prendere strade diverse che evidentemente non hanno portato niente di costruttivo.
Sembrerebbe che da allora nessuna delle organizzazioni coinvolte abbia rinnegato quel documento, o quantomeno a questo punto sarebbe utile che chi non lo condivide più, dicesse chiaramente cosa ha sottoscritto allora che oggi invece considera un errore.
Credo comunque che l’unità delle principali rappresentanze di categoria sia ancora un valore importante, e non solo io, ma tutta la Fiba è disposta a fare il possibile per recuperarlo. Però chi vuole davvero che si ritorni a una vera posizione comune delle federazioni non può porre condizioni pregiudiziali per iniziare un nuovo dialogo costruttivo, perché qualsiasi veto evidentemente fa perdere credibilità a chi cerca di imporlo.
Se è vero che dove c’è unità c’è sempre la vittoria, è necessario unirsi, ma non per stare uniti, bensì per fare qualcosa di positivo insieme.
Vincenzo Lardinelli, presidente Fiba-Confesercenti
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