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Trump investe in Versilia: trattative in corso su uno stabilimento

Il presidente eletto Usa sarebbe a capo di una cordata che si sta contendendo il Bagno Maitò.

Sarebbe Donald Trump il potenziale acquirente di un noto stabilimento balneare di Forte dei Marmi. A riverarlo è il quotidiano La Nazione (vedi notizia), affermando che il presidente eletto degli Stati Uniti avrebbe avanzato un’offerta milionaria per diventare proprietario del Bagno Maitò.

D’altronde, il tycoon americano opera anche nel settore turistico-immobiliare europeo e conosce bene la Versilia, essendo stato avvistato più volte da quelle parti con il suo mega yacht. E ora «sarebbe a capo di una cordata di imprenditori statunitensi – afferma La Nazione –  interessata a investire sul sempre appetitoso mercato della ‘perla’ versiliese».

Eppure Trump avrebbe un nemico da fronteggiare: si tratta di Oleg Tinkoff, il re russo della birra. Infatti, come riporta sempre il quotidiano, un’altra offerta per il Bagno Maitò «sarebbe giunta dal tycoon moscovita che nel centro del Forte ha già acquistato l’ex hotel Nettuno (in fase di ristrutturazione) e da tempo è desideroso di abbinarvi un resort in spiaggia. Tinkoff infatti è ormai di casa sulla costa dove da anni viene in vacanza con la famiglia e soggiorna al bagno la Fenice».

La cifra in ballo? «Due milioni e 700 mila euro sarebbe stata la proposta per l’acquisto del Maitò – afferma La Nazione – che Tinkoff ha avanzato tramite uno studio legale milanese che cura il business aziendale. Non sarebbe però seguita risposta da parte della proprietà, intenzionata a spuntare una cifra più alta». E i proprietari dello stabilimento versiliese hanno la bocca cucita:  «Non rilascio dichiarazioni in merito», taglia corto Stefano Ricci, uno dei titolari dello stabilimento, interpellato dalla giornalista Francesca Navari.

Ricci, spiega il quotidiano, appartiene a una nota famiglia locale di commercianti del settore dell’abbigliamento ed è cantante per diletto nell’unica cover band riconosciuta di Vasco Rossi. Un destino vicino a quello di Andrea Bocelli, che la prossima estate «debutterà nelle vesti di gestore balneare, presentando il nuovissimo bagno Alpemare», conclude La Nazione.

La notizia di Trump, se confermata, sarebbe eclatante e seguirebbe quella avvenuta poche settimane fa in Friuli, dove ad aggiudicarsi un maxi complesso balneare è stata una multinazionale cinese (vedi notizia). Insomma, sembrano sempre di più i gruppi stranieri che si affacciano sul mercato immobiliare balneare, nonostante al momento ci sia una situazione di grave incertezza normativa dovuta alla direttiva europea Bolkestein che in Italia non è stata ancora applicata e che minaccia le evidenze pubbliche delle concessioni balneari. Ma questo non sembra essere una preoccupazione dei tycoon che stanno mettendo le mani sulle spiagge italiane.

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