«L’emergenza maltempo ha portato a una situazione di disomogeneità sulle nostre spiagge: serve una legge-quadro nazionale che fermi tali squilibri». Così Cristiano Tomei, coordinatore nazionale di Cna Balneatori, commenta le ultime indiscrezioni provenienti dall’esecuitivo, che starebbe lavorando per attenuare la crisi degli stabilimenti balneari italiani colpiti dal maltempo.
«Le piogge di giugno, luglio e agosto – prosegue Tomei – hanno fatto capire ad alcune amministrazioni locali che era urgente varare misure straordinarie per salvare le imprese balneari dal fallimento. E questo è un fatto positivo. Ma non tutte le città costiere hanno agito allo stesso modo: in alcune regioni, gli imprenditori ancora si trovano ad affrontare dei costi ingenti senza avere incassato abbastanza». Tomei si riferisce soprattutto alle tasse sui rifiuti e agli studi di settore, su cui si è focalizzato il dibattito di questi giorni.
Prosegue il coordinatore di Cna Balneatori: «L’unica soluzione per evitare squilibri è ottenere un provvedimento nazionale che venga recepito allo stesso modo da tutte le città costiere». Alcune amministrazioni locali hanno già varato misure straordinarie (vedi in Toscana, ad esempio), ma il rischio è che «si crei una situazione di disomogeneità», evitabile solo «varando al più presto una norma nazionale da far recepire a Comuni e Regioni, non solo per risolvere l’emergenza di quest’anno, ma anche per rendere la destagionalizzazione una pratica effettiva e consolidata ovunque, almeno fino alla fine di settembre. Continueremo a insistere su questo, poiché stiamo ottenendo i primi risultati concreti».
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