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Stop ai fosfati nei detersivi per migliorare la qualità dell’acqua

I detergenti sono la terza fonte di fosfati nelle acque superficiali. Tra loro, quelli per bucato causano il danno maggiore.

La riduzione dei fosfati scaricati nelle acque reflue può migliorare di molto la qualità dell’acqua e della vita marina. Così, dopo la proposta della Commissione, l’anno scorso, di vietare i fosfati nei detersivi per bucati, gli eurodeputati della commissione Ambiente hanno chiesto ieri di estendere il divieto anche ai detergenti per lavastoviglie a uso domestico. Il voto in plenaria è previsto per novembre 2011.

I fosfati sono ampiamente utilizzati nei detersivi per contrastare la durezza dell’acqua e ottenere una pulizia efficace. Se scaricati nelle acque di fiumi e laghi però favoriscono la proliferazione delle alghe e, di conseguenza, la morte dei pesci e di altre specie marine, private dell’ossigeno necessario.

I detergenti rappresentano la terza fonte di scarico di fosfati nelle acque superficiali, dopo agricoltura e fognature. In testa alla categoria compaiono quelli per bucato.

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Anche se in alcuni Stati membri sono già in vigore restrizioni nazionali, i valori limite differiscono, e a volte ci si affida solo all’azione volontaria dei produttori. A risentirne è la qualità dell’acqua in alcune regioni come il Danubio e il mar Baltico.

Stop ai fosfati nei detersivi

Al fine di migliorare lo scenario attuale, i deputati della commissione parlamentare per l’ambiente hanno accolto con favore, lo scorso 15 giugno, la proposta della Commissione di vietare l’uso di fosfati nei detersivi per bucato dal 1 gennaio 2013.

Gli eurodeputati hanno chiesto inoltre di estendere il divieto ai detergenti per lavastoviglie, a partire dal 2015. Ma in assenza di alternative tecnicamente e economicamente valide, la Commissione al momento ha solo "incoraggiato" i produttori a sviluppare sostanze sostitutive ai fosfati per questa seconda categoria di prodotti.

Spingere i produttori all’innovazione

"È vero che, in confronto ai detersivi per bucato, finora meno progressi sono stati fatti sulla formulazione di detergenti per lavastoviglie che combinino un basso apporto di fosfati e alte prestazioni" ha ammesso il relatore liberale inglese Bill Newton Dunn.

"Ciononostante alcune formule innovative sono già disponibili sul mercato e le ricerche dei produttori continuano. È ragionevole pensare che tra 4 anni, quando la mia proposta, se approvata, entrerebbe in vigore, l’industria del settore sarà in grado di offrire prodotti liberi dai fosfati che soddisfino le richieste dei consumatori nell’efficacia di lavaggio delle stoviglie" ha concluso.

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