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Stabilimento balneare demolito dal Comune, ma per i giudici non era abusivo

Pubblicate le motivazioni della sentenza che ha assolto Fabrizio Fumagalli, titolare del Mednet di Ostia fatto abbattere ingiustamente dalla giunta di Virginia Raggi.

Il Comune di Roma lo aveva accusato di abusivismo edilizio e gli ha completamente demolito lo stabilimento balneare, ma i giudici lo hanno poi assolto: quel lido aveva il pieno diritto di esistere. Stiamo parlando del Mednet di Ostia, abbattuto dalle ruspe lo scorso 11 dicembre perché ritenuto abusivo.

Nei giorni scorsi sono state pubblicate le motivazioni della sentenza, i cui contenuti erano già noti dallo scorso febbraio (vedi articolo). Il tribunale ha assolto il titolare del Mednet Fabrizio Fumagalli, ritenendo che fosse in diritto di realizzare l’impianto balneare pur essendo privo di titolo edilizio. Anzi la sentenza assolutoria – emessa dal giudice Alessandra Cuppone – ha evidenziato il torto del Comune di Roma, che aveva dichiarato ingiustamente la decadenza della concessione demaniale marittima su cui insisteva il Mednet.

La vicenda ha dei contorni piuttosto infelici, non solo perché un imprenditore ha perso ingiustamente la sua azienda, ma soprattutto perché la demolizione delle ruspe, capeggiate dalla sindaca Virginia Raggi e dalla presidente del X Municipio Giuliana Di Pillo, era stata un momento di teatrino politico che poi è emerso essere privo di fondamento.

Dopo l’approvazione del Pua comunale avvenuta nel 2001, il Mednet aveva ottenuto il rinnovo della concessione demaniale fino al 21 dicembre 2007, con la posa di opere integralmente in legno e indiscutibilmente di facilissima rimovibilità. Approvato il Pua anche in Regione Lazio, ad agosto 2005 il Mednet ha chiesto l’adeguamento delle strutture e per questo è stata convocata il 22 febbraio 2006 un’apposita conferenza dei servizi. In quella sede tutte le amministrazioni autorizzate al rilascio dei permessi avevano dato il proprio parere favorevole, a eccezione del dipartimento edilizia privata e dell’ufficio tecnico del X municipio, il cui silenzio è valso per legge come assenso. Per ottenere la licenza Fumagalli ha più volte e per diversi anni sollecitato invano il Campidoglio al rilascio del permesso a costruire.

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