La spiaggia di Riccione patrimonio dell’umanità. È la proposta degli imprenditori balneari della località romagnola, sostenuta dall’amministrazione comunale, che non è solo una trovata mediatica bensì una seria intenzione di espletare tutte le procedure per ottenere il prestigioso riconoscimento Unesco.
L’idea è stata lanciata nei giorni scorsi sulla cronaca locale, ha ottenuto l’appoggio della sindaca Renata Tosi ed è subito rimbalzata su tutti i giornali: la Cooperativa Bagnini di Riccione ha infatti già approvato il progetto, forte del fatto che la convenzione Unesco per la “salvaguardia del patrimonio culturale intangibile” ha introdotto di recente la possibilità di conservare e trasmettere anche le tradizioni e le espressioni orali, le pratiche sociali, la conoscenza e la competenza delle comunità. E questo, secondo i balneaari riccionesi, sarebbe sufficiente per far rientrare appieno la spiaggia non solo per i suoi tipici ombrelloni, lettini, cabine e quant’altro, ma soprattutto «per il riconoscimento della peculiarità identitaria di spiaggia che investe aspetti storico-culturali specifici, i quali caratterizzano la professionalità delle nostre aziende, così come sono state concepite e tramandate negli anni».
L’idea ha ricevuto il beneplacito del prof. Guido Candela, esperto di economia politica e turistica, ed è stata subito accolta dall’amministrazione comunale, con la sindaca Renata Tosi e l’assessore al demanio Andrea Dionigi Palazzi che hanno assicurato ai bagnini che «l’amministrazione farà la sua parte, dal momento che ritiene questo progetto un’importante occasione per valorizzare la nostra tipicità e dare lustro all’intera comunità». Anzi, l’assessore dice di avere già «portato l’argomento all’attenzione della giunta, dove il progetto è stato accolto favorevolmente». E la Cooperativa Bagnini Riccione ribatte annunciando che il proprio CdA «ha deliberato l’incarico al CAST, Centro di Studi Avanzati sul Turismo, presso il Campus di Rimini dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, dello studio approfondito per redigere il dossier necessario alla candidatura in modo da portare a compimento l’ambizioso progetto».
«È nostra intenzione metterci subito al lavoro – afferma ancora l’assessore Dionigi Palazzi – predisponendo i primi passaggi formali necessari, a partire dalla costituzione di una commissione che vedrà al suo interno il Comune, la Cooperativa Bagnini e l’Università di Bologna, che individuerà le azioni da realizzare, gli strumenti e le modalità di coinvolgimento della comunità locale e dei nostri turisti. Desideriamo infatti che il progetto sia vissuto come proprio sia dai cittadini che dai “residenti temporanei”, che evidenzi il forte senso di appartenenza e dia vita a un processo di identificazione con la partecipazione più ampia possibile».
«I nostri tratti identitari, le nostre peculiarità, riconosciute ovunque e inconfondibili costituiscono quel patrimonio immateriale che va tutelato, salvaguardato e valorizzato – aggiunge il sindaco Tosi – . Il tema forte è raccontare insieme cultura e natura e lo sguardo tutto riccionese tra poesia e contemporaneità, coniugando la nostra tradizione e storia con l’innovazione e il costante saper rinnovarsi e reinventarsi».
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