di Alex Giuzio
Con il grave maltempo di luglio che ha condannato a morte una stagione estiva già compromessa dalla crisi economica, sono molti gli imprenditori balneari che si stanno ingegnando per recuperare il più possibile gli ombrelloni perduti. La proposta più eclatante, per ora, è però arrivata da un sindaco. Umberto Buratti, primo cittadino di Forte dei Marmi (Lucca), anche quest’anno ha avanzato un’idea per la quale sta lottando da anni: prolungare l’estate fino alla fine di settembre, rimandando l’apertura delle scuole alla prima settimana di ottobre, con la speranza che l’inizio di autunno possa essere più clemente rispetto all’estate. E anche se la sua proposta è stata bocciata, ha comunque portato a un importante risultato: la Regione Toscana ha capito l’esigenza dei suoi imprenditori turistici, e ha individuato dei fondi per favorire la destagionalizzazione.
Nei giorni scorsi, Buratti lo ha richiesto ufficialmente con una lettera indirizzata al ministro dell’istruzione Stefania Giannini: «L’apertura a metà settembre delle scuole penalizza i potenziali turisti italiani. Del resto quando ero un giovane studente le scuole iniziavano il primo ottobre. Potremmo riappropriarci di quel calendario, anche perché qualche segnale di favorire il turismo del weekend c’è già stato in questi anni con l’introduzione della settimana corta in molte scuole, aperte dal lunedì al venerdì. Posticipando di quindici giorni la riapertura dell’anno scolastico, le famiglie potrebbero diversificare le vacanze preferendo magari il settembre al più gettonato agosto».
Come detto, Buratti è da tempo in prima linea per allungare la stagione turistica, e almeno nella città balneare da lui amministrata è riuscito a fare qualcosa: da due anni è infatti in vigore una delibera che consente agli stabilimenti balneari di restare aperti fino a novembre, abbracciando quindi anche il ponte di Ognissanti. «Prolungare il periodo turistico con offerte diversificate – conclude Buratti – è una misura in grado di richiamare presenze sul territorio, in un periodo meno affollato, ma di certo non meno affascinante».
Tuttavia la proposta del sindaco di Forte dei Marmi, seppure sia stata accolta con favore dagli imprenditori alberghieri e balneari, è stata subito bocciata dal ministro Giannini: «Ringrazio il sindaco Buratti – ha risposto il ministro – per la lettera che mi ha inviato. Io, come lui, ho potuto constatare le difficoltà create alla stagione turistica dalle cattive condizioni meteorologiche. E però, al sindaco e a quanti in queste ore si concentrano sull’ipotesi di rinviare l’apertura dell’anno scolastico, non posso non ricordare che i calendari con le date di inizio e di fine delle lezioni vengono deliberati dalle Regioni che li hanno già comunicati alle scuole e al ministero in tempo utile per consentire la programmazione delle attività didattiche. Le scuole nella loro autonomia possono chiedere lievi variazioni rispetto al calendario regionale, a patto di garantire i 200 giorni minimi di lezione previsti per legge. Nella maggior parte dei casi le richieste riguardano aperture anticipate che consentono di programmare pause flessibili nel corso dell’anno scolastico. In questo caso, invece, la richiesta di segno opposto potrebbe entrare in contrasto con gli impegni delle famiglie, nostre vere interlocutrici, dove spesso entrambi i genitori sono impegnati al lavoro. Al sindaco Buratti garantisco la mia collaborazione e sono pronta a incontrarlo, magari proprio in spiaggia, confidando in un miglioramento del tempo».
Ma, almeno, la Regione Toscana ha compreso il problema e ha cominciato a lavorare per allungare la stagione favorendo quantomeno il turismo locale. Questo è l’annuncio del governatore toscano Enrico Rossi: «Siamo favorevoli al prolungamento della stagione turistica al mare, anche in considerazione dei risultati critici registrati nelle scorse settimane. La proposta a cui stiamo lavorando è quella di sostenere immediatamente con fondi freschi, già individuati, le eventuali iniziative e le attività che verranno organizzate oltre il termine del 15 settembre. Naturalmente non si pone l’ipotesi di rimandare l’apertura delle scuole, come ha chiarito la ministra Giannini: il calendario è deciso dalla Regione, che deve comunque garantire nel corso dell’anno lo svolgimento di un certo numero di giorni di lezione e il rispetto delle festività nazionali. Se l’anno scolastico si facesse cominciare il 1° ottobre finirebbe il 25 giugno. E vi è infine un quadro nazionale di cui tenere conto».
Questa mattina il presidente Rossi ha convocato a Palazzo Strozzi i funzionari della Regione, i rappresentanti degli imprenditori turistici e l’Anci, per discutere il prolungamento della stagione turistica sulle spiagge toscane. I funzionari regionali hanno già verificato una specifica disponibilità finanziaria, che Toscana Promozione potrebbe utilizzare fin da subito per sostenere progetti e iniziative in grado di attirare l’attenzione di una clientela orientata a trascorrere al mare le giornate di settembre. Un ulteriore aiuto anche in un periodo successivo, a ottobre, potrebbe arrivare dalle iniziative della Settimana della cultura (9-19 ottobre).
Per gli stabilimenti balneari non sarebbe necessario prendere provvedimenti speciali, dal momento che l’attuale normativa regionale stabilisce che il periodo minimo di apertura degli stabilimenti balneari è fissato dal 15 giugno al 15 settembre di ogni anno, ma è facoltativa la possibilità di tenere aperto l’impianto oltre quest’ultima data. Proprio per questo, stanno già fioccando le idee per destagionalizzare proponendo eventi speciali sulla spiaggia: sempre in Versilia, a Lido di Camaiore, il sindaco Alessandro Del Dotto si è inventato il cinema gratis in spiaggia, con proiezioni notturne su maxischermi negli stabilimenti balneari per tenere aperte le spiagge sino a mezzanotte, deliberando anche aperture autunnali e invernali, come già avviene in molte località delle coste pisane e livornesi.
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