L’estate 2011 vede i balneari più impegnati a protestare che a lavorare, e non solo a causa della direttiva Bolkestein. Ieri, infatti, oltre alla dura reazione contro la manovra economica che ha deciso di eliminare le feste civili, sulla riviera romagnola si è anche tenuto uno sciopero dei marinai di salvataggio per chiedere l’adeguamento salariale. Una disposizione già decisa dalle cooperative bagnini locali, ma contro cui si sono dichiarati i gestori degli stabilimenti balneari.
Questa la vicenda: nella fascia di litorale che va da Bellaria a Cattolica era stato disposto un adegamento salariale da 50 a 125 euro mensili per i bagnini di salvataggio. Tuttavia gli operatori balneari, che sborsano un notevole contributo alle cooperative per lo stipendio dei marinai di salvataggio, si erano dichiarati contrari all’aumento di stipendio. E così è scattata la protesta: Filcams-Cgil ha promosso l’iniziativa di protesta ‘Mare tranquillo’, che si è tenuta ieri dalle 9.30 alle 18.30 a Rimini, Riccione, Cattolica, Bellaria e Misano Adriatico. Una manifestazione che era stata bocciata dalla Commissione nazionale di garanzia, ma che Filcams-Cgil ha voluto svolgere lo stesso.
La mattina della vigilia di Ferragosto è così scattata la protesta. La guardia costiera ha rafforzato i controlli affinché lo sciopero non arrecasse danno ai turisti, e le cooperative hanno organizzato le postazioni di salvataggio con i marinai che anziché protestare avevano deciso di lavorare lo stesso, anche se, vista la grande adesione allo sciopero, in molti casi è stato necessario chiamare del personale esterno (ma ovviamente dotato di regolare brevetto di salvataggio).
Da parte sua, la guardia costiera aveva annunciato la distribuzione di 21 militari e tre mezzi navali per verificare che nessuna postazione di salvataggio restasse vuota, nonché per intervenire tempestivamente in caso di soccorso. Ma all’ultimo momento le forze della guardia costiera sono aumentate: il personale in spiaggia era composto da 25 membri e quattro mezzi navali. Solo in quattro casi la guardia costiera ha verificato l’assenza di un marinaio di salvataggio nella sua postazione, provvedendo a complilare una multa di 1032 euro contro l’interessato.
Alex Giuzio
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