Itb Italia

Spiagge, il patto anti-Covid di Itb: “Riaprire in sicurezza e confermare concessioni al 2033”

L'associazione propone al prossimo governo uno scambio in vista della stagione estiva

Sono appena trascorsi i “giorni della merla”, ovvero il 29, 30 e 31 gennaio, considerati i tre giorni più freddi dell’anno. Caso strano, in questo weekend il popolo italiano si è riversato in massa sulle nostre, pur fredde, spiagge! Quale segnale più forte all’odierno governo (il decimo in quindici anni…) dell’insofferenza delle persone verso la condizione di clausura, solitudine e silenzio che tutti stiamo vivendo per colpa del Covid?
Vedere tutte quelle persone sulle spiagge deve far riflettere tutti: ormai siamo arrivati a una situazione di insofferenza massima verso una situazione che pure non sarà risolvibile a breve. Noi che viviamo sul mare e del mare, siamo davanti a un bivio: o continuiamo a veder morire lentamente tutte le nostre attività, oppure dobbiamo affrontare col governo e con l’Europa questa crisi che rischia di travolgere il turismo balneare e l’economia nazionale.

Se il Covid entro questa primavera non sarà vinto, vedremo morire le nostre attività turistiche e quindi andare in crisi centinaia di migliaia di famiglie che di turismo balneare vivono: da qui l’urgenza di cambiare rotta da subito. In altri termini, noi imprenditori balneari dobbiamo stringere un patto con il governo e le Regioni per poter svolgere in sicurezza tutte le attività di accoglienza e balneazione.

Vorremmo proporre al governo e a tutte le istituzioni interessate un patto di solidarietà e sicurezza: in base a regole chiaramente definite insieme, noi apriremo le nostre strutture e saremo nel contempo custodi della sicurezza anti-Covid per le nostre concessioni. Il governo, le Regioni e i Comuni controlleranno il rispetto, da parte di noi imprenditori balneari, delle norme anti-Covid: le distanze, i percorsi di sicurezza, le gestione delle cabine, la ristorazione fatta nel rispetto delle regole, eccetera. Tutto ciò sarà fatto col massimo impegno da parte nostra, perché i primi a voler garantire il rispetto delle norme anti-Covid siamo noi, e perché il turismo balneare è la nostra vita e i turisti italiani e stranieri meritano un po’ di sollievo sicuro dopo la notte che stiamo tutti vivendo.

Adesso a tocca ai nostri governanti non permettere che si perdano altre migliaia di posti di lavoro. Noi, come Itb Italia e come rappresentanti sia degli operatori balneari che degli utenti dei nostri servizi, facciamo le seguenti proposte:

  1. Confermare per il momento, in attesa della risoluzione definitiva, l’estensione di 15 anni (fino al 2033) delle attuali concessioni.
  2. Farci sentire, battendo i pugni sul tavolo se necessario, spiegando che i balneari non rientrano nelle categorie governate dalla direttiva Bolkestein in quanto si tratta di beni e non di servizi e che, in ogni caso, sono da considerare imprese di interesse nazionale.
  3. Ripristinare immediatamente il “maltolto” dall’articolo 37 del Codice della navigazione e dall’articolo 10 della legge 88/2001.
  4. Provvedere al riordino complessivo del settore, d’intesa con le associazioni di categoria.

Concludiamo con la speranza che qualcuno al prossimo governo recepisca le nostre sofferenze, cioè quelle di migliaia di famiglie operanti nel settore che semplicemente non sono più in grado di sopportare altri ritardi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Giuseppe Ricci

Presidente Itb Italia, associazione degli imprenditori turistici balneari con base a San Benedetto del Tronto.