Il mare anche d’inverno. La Regione Emilia-Romagna, nella nuova ordinanza balneare che sarà emanata a fine gennaio 2017, offre ai gestori degli stabilimenti rivieraschi la possibilità di restare aperti tutto l’anno. Tra le attività previste la somministrazione di cibi e bevande, le attività sportive e quelle legate all’intrattenimento.
L’assessore regionale al turismo Andrea Corsini, dopo avere incontrato le associazioni degli operatori balneari, ha deciso di allungare a dodici mesi, per chi vorrà, l’apertura degli stabilimenti offrendo un’ulteriore opportunità per il turismo della riviera romagnola. Resterà in capo ai Comuni, sulla base di proprie ordinanze, la definizione degli orari di apertura consentiti. «Vogliamo dare un indirizzo preciso – spiega Corsini – per aumentare l’attrattività turistica invernale della nostra costa».
Sempre con le associazioni, rispetto alla legge di riforma sulle concessioni demaniali che invece tarda ancora ad arrivare, «abbiamo concordato di riprendere il pressing sul governo – continua l’assessore – affinché venga approvata la legge delega sul demanio marittimo. Se non verrà fatta nei tempi utili, valuteremo un percorso legislativo regionale, perché questa situazione di incertezza va risolta».
Essendo gli investimenti al momento bloccati in assenza di una legge nazionale, «la Regione – promette Corsini – si impegnerà a promuovere un bando una volta che la legge sarà promulgata per sostenere i progetti degli operatori balneari».
Un plauso alla nuova ordinanza arriva da Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti, per bocca dei rispettivi presidenti regionali Simone Battistoni e Maurizio Rustignoli: «L’opportunità offerta dalla Regione Emilia Romagna agli stabilimenti balneari di restare aperti tutto l’anno, inserita nella nuova ordinanza balneare, deve essere accolta positivamente per dare maggior impulso alla destagionalizzazione della nostra offerta turistica. È comunque un’opportunità che dovrà essere condivisa con le altre categorie sul territorio, allo scopo di arricchire il nostro prodotto turistico».
«Accogliamo inoltre con favore l’impegno dell’assessore a emanare un provvedimento regionale sulle concessioni demaniali, nell’eventualità che non venga predisposta in tempo una legge delega nazionale – concludono i presidenti – per impedire che, con la cessione delle spiagge, possa essere smantellata tutta la nostra offerta turistica e venga vanificato il lavoro che migliaia di imprese hanno portato avanti negli anni».
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