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Spiagge aperte tutto l’anno a Ostia: l’ordinanza di Virginia Raggi

La sindaca di Roma ha firmato il permesso per gli stabilimenti balneari a restare aperti d'inverno, presentando esplicita richiesta. Ma non sono mancate le polemiche.

Gli stabilimenti di Ostia restano aperti per tutto l’inverno con il nuovo regolamento della sindaca di Roma Virginia Raggi. La prima cittadina ha firmato nei giorni scorsi l’ordinanza che permetterà alle imprese balneari di esercitare la propria attività fino al 30 aprile 2018, consentendo dunque l’apertura annuale delle spiagge: una scelta che permette di diversificare l’offerta turistica del territorio romano e contribuire alla destagionalizzazione, ma che è stata criticata sia dalle opposizioni politiche sia da alcuni imprenditori balneari, perché non introdurrebbe nessuna novità che non fosse già prevista dalla legge e soprattutto perché obbligherebbe a delle anti-economiche operazioni di smontaggio e rimontaggio.

I contenuti dell’ordinanza

I concessionari e i gestori balneari che intendono aderire alla stagione invernale devono presentare un’esplicita richiesta all’ufficio demanio marittimo del X Municipio, corredata di un “programma delle iniziative” che elenchi appunto gli eventi che si intendono organizzare in aggiunta alla semplice apertura dei locali.

La nuova ordinanza fissa anche degli obblighi per i concessionari al fine di consentire l’accesso libero e gratuito alla spiaggia, compreso il transito per poter raggiungere la battigia per 24 ore al giorno, anche con misure apposite per i disabili. Secondo quanto recita l’ordinanza, il libero accesso dovrà essere garantito «mediante i varchi pubblici, nella misura di uno ogni 300 metri di costa, in ogni orario, anche notturno, per tutto l’anno solare, fermi restando il divieto di pernottamento», e sarà vietato altresì «apporre all’ingresso dello stabilimento indicazioni – quali, a mero titolo esemplificativo, “biglietteria”, “biglietti”, “ticket”, “titoli d’ingresso”, in qualunque lingua espresse – comunque idonee a indurre in errore in ordine alla totale gratuità dell’accesso». Vietato anche «chiudere od ostacolare in alcun modo l’ingresso dello stabilimento destinato al libero accesso e transito mediante cancelli, porte, barriere, tornelli e, comunque, qualsivoglia installazione atta a selezionare gli ingressi pedonali». 

Infine, recita l’ordinanza, «nel periodo invernale possono essere installate barriere antisabbia a protezione delle strutture turistico-ricreative, previa comunicazione al competente Ufficio Demanio Marittimo del municipio».

Il testo integrale dell’ordinanza è scaricabile cliccando qui (pdf, 9 pagine, 6 mb).

I commenti e le critiche

Essendo stata firmata lo scorso 22 dicembre, l’ordinanza invernale è arrivata dopo che i concessionari balneari hanno già dovuto smontare tutte le strutture di facile rimozione, che secondo l’ordinanza estiva dovevano essere smantellate entro il 30 novembre. Chi aderirà all’apertura invernale dovrà di conseguenza rimontare tutte le strutture, e questa operazione non è stata gradita da molti imprenditori balneari del litorale romano, in quanto ha rappresentato un lavoro extra di cui si poteva fare a meno.

Per quanto riguarda la politica, il Movimento 5 Stelle ha espresso soddisfazione per l’ordinanza della sua sindaca, mentre dal Partito democratico non sono mancate alcune polemiche. Se infatti il capogruppo dei grillini in Campidoglio, Paolo Ferrara, ha evidenziato come «finalmente dopo anni vengono delineate le modalità per i gestori e concessionari delle spiagge di Ostia per aderire alla stagione invernale al fine di ampliare, diversificare l’offerta turistica del territorio», il consigliere dem del X Municipio Athos De Luca ha denunciato: «Alla sindaca avevamo chiesto di dare attuazione alla ordinanza fatta dalla passata amministrazione (n. 9387 del 1.10.2014) per accedere alle spiagge anche d’inverno attraverso gli stabilimenti che, in attesa di fare i varchi, avrebbero ottemperato alla legge mantenendo aperti gli ingressi al mare. Oggi invece leggiamo una ordinanza (la n. 36974 del 22.12.2017) che è una vera e propria provocazione perchè consente di accedere al mare anche d’inverno , già previsto dalla legge, attraverso i varchi che non ci sono».

«Ai cittadini non cambierà assolutamente nulla – prosegue De Luca – mentre agli stabilimenti si concede, se lo vogliono, di fare avvenimenti e intrattenimenti previo autorizzazione. Insomma, si continua a vendere fumo per non disturbare gli stabilimenti. Se si vuole fare una cosa seria si deve fare una ordinanza in cui si obbligano gli stabilimenti ad aprire i varchi ogni 300 metri come da legge, ribadito all’art.6 della ordinanza disponendo la demolizione in danno, in caso di inadempienza e prevedere in base all’art.47 del Codice della navigazione la decadenza della concessione e/o revoca della convenzione».

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