È in arrivo la nuova ordinanza della Regione Puglia per regolamentare le feste negli stabilimenti balneari. Dopo l’eclatante caso della chiusura del Samsara Beach, l’assessore regionale al demanio Raffaele Piemontese ha lavorato a una circolare in collaborazione con la Federbalneari Salento, che proprio la scorsa settimana ha discusso le problematiche del settore in vista dell’imminente stagione estiva. E uno dei temi caldi è proprio quello dei party in spiaggia organizzati dai lidi balneari, con il noto stabilimento gallipolino che a giugno, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, rischia di dover chiudere i battenti.
«Relativamente alle polemiche sulle procedure di revoca della concessione demaniale – riferisce il presidente di Federbalneari Salento Mauro Della Valle – si sono stabiliti i principi generali di una circolare che sarà inviata ai Comuni costieri, con la quale sarà ricordato che il Codice della navigazione fa espressamente riferimento alla reiterata recidività di omissioni gravi. Pertanto le procedure di revoca delle concessioni demaniali, rispetto alle eventuali violazioni del regolamento, potranno essere avviate solo dopo una serie di altri atti di diffida, avvertimento e sanzionatori».
Un altro argomento trattato durante l’incontro in Regione riguarda la pianta marina Posidonia , che se da un lato svolge un ruolo di tutela dall’erosione costiera, dall’altro rappresenta – con la sua proliferazione – un danno economico per gli operatori balneari che la devono smaltire in discarica. «Un sito di stoccaggio temporaneo – ha spiegato il presidente di Federbalneari Salento all’assessore Piemontese – non solo ridurrebbe notevolmente i nostri costi ma ci consentirebbe di poter riutilizzare la pianta in inverno riposizionandola sull’arenile, giacché, com’è noto, risulta utilissima nel ridimensionamento dell’erosione costiera».
«L’attenzione ottenuta dalla Regione è l’ennesima dimostrazione – conclude Della Valle – che la via del confronto costruttivo resta sempre la migliore e la più proficua, nell’interesse di un’offerta turistica di qualità capace di guardare in contemporanea a un’imprenditoria produttiva e sana e alla tutela delle bellezze naturali della nostra regione».
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