La problematica degli stabilimenti balneari salentini con lo smontaggio invernale è stato discusso lunedì scorso alla Prefettura di Lecce, alla presenza del sottosegretario al Ministero dei beni culturali Lucia Borgonzoni. che ha incontrato l’associazione Federbalneari Salento per discutere sul mantenimento annuale delle strutture.
«Non possiamo che ritenerci soddisfatti dall’incontro avuto con il sottosegretario Borgonzoni. Un incontro ottenuto grazie al prefetto Claudio Palomba, il quale fino all’ultimo giorno del suo mandato leccese ha voluto dimostrare la sua sensibilità nei confronti della questione che ci riguarda e, più di ogni altra cosa, la sua estrema concretezza», afferma Mauro Della Valle, presidente di Federbalneari Salento, dicendosi ottimista rispetto agli impegni assunti dal rappresentante del governo, incontrato lunedì scorso dai vertici dell’associazione.
«Abbiamo in questa terra 276 km di costa che, grazie alla presenza degli imprenditori del settore, sono presidiati con personale di vigilanza e sistemi di videosorveglianza», ha detto Della Valle a margine dell’incontro. «È chiaro che oggi occorre intervenire con una soluzione tampone e urgente. Poi si potrà discutere di tutto il resto. I nostri turisti ci chiedono ancora di restare aperti, di offrire loro servizi, mentre sulla gran parte di noi pende la “spada di Damocle” delle chiusure e degli smontaggi entro il 31 ottobre. La senatrice Borgonzoni ha preso l’impegno in questo senso di una soluzione nell’immediatezza dei tempi. Attenderemo le decisioni del governo che, ci ha assicurato, arriveranno entro la prossima settimana. Non possiamo che esserne lieti».
«Da tempo – prosegue Della Valle – auspicavamo un momento di discussione di tale portata. Siamo convinti che proprio le linee guida da parte del Ministero dei beni culturali, sui temi di propria competenza e collegati al mondo del turismo, possano rivelarsi il punto fermo per uscire dall’incertezza normativa e da una discrezionalità assegnata alla Soprintendenza. Discrezionalità che, come hanno poi in più occasioni sottolineato i tribunali amministrativi, si è dimostrata essere incomprensibile arbitrarietà».
In diverse occasioni, Federbalneari si è espressa a favore della diversificazione dei layout delle strutture balneari, puntando su un primo allestimento estivo più strutturato e completo, e su un secondo invernale molto più leggero. Ma, soprattutto, più volte Federbalneari ha parlato della necessità di avere anche un’architettura balneare che abbia una sua linearità sulle coste, in termini di colori e modelli. «Una delle soluzioni per abbreviare i tempi – sostiene Della Valle – potrebbe essere una metodologia di lavoro sulle stile delle conferenza dei servizi che, riunendosi in momenti cadenzati e mettendo intorno allo stesso tavolo gli uffici tecnici, la polizia giudiziaria e la Soprintendenza, analizzi le diverse istanze».
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