di Cristiano Tomei
È oramai chiaro che anche Regioni, Province e Comuni chiedono al Governo di imprimere una forte azione verso l’Ue per evitare le aste e le evidenze pubbliche per le attuali imprese balneari. Bisogna immediatamente ridare certezza a queste per il loro futuro e per far ripartire gli investimenti oramai bloccati. È altresì urgente difendere con orgoglio in Europa l’attuale sistema turistico balneare costituito da piccole e medie imprese prevalentemente,a conduzione familiare, senza il quale, dopo il 2015, si rischierebbe la paralisi finanziaria sui territori costieri con gravi ripercussioni anche sotto il profilo sociale ed economico.
Per visualizzare il comunicato stampa unitario dei sindacati nazionali dei balneari e per visualizzare il comuinicato stampa dell’Anci, vai su www.federbalneatori.it/.
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