Porti e ormeggi

“Rivedere aumento canoni porti turistici”, l’appello di Confindustria nautica

Cecchi: "Bene l'impegno del governo, ora passare ai fatti"

Confindustria nautica esprime soddisfazione per l’orientamento del governo e del parlamento sulla possibilità di rivedere gli aumenti dei canoni delle concessioni demaniali della portualità turistica. Scrive l’associazione in una nota: «Il governo, nella persona del viceministro alle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi, ha espresso parere favorevole e la Camera dei deputati ha votato l’ordine del giorno presentato da Gerolamo Cangiano sugli aumenti dei canoni delle concessioni demaniali della portualità turistica, impegnandosi a valutare la possibilità di rivedere le disposizioni del decreto Mit relativo agli aumenti». Il riferimento è all’incremento del +25% deciso lo scorso anno come adeguamento agli indici Istat sull’inflazione.

Confindustria nautica, prosegue la nota, «auspica che, come già fatto per i porti mercantili, sia individuata una soluzione adeguata anche per i porti e gli approdi turistici».

Come ricorda infatti il presidente di Confindustria nautica Saverio Cecchi, «i canoni delle strutture per la nautica da diporto sono molto elevati e ormai già diverse sentenze hanno accolto il principio che il loro aumento non possa pregiudicare qualsiasi, anche minima, redditività dell’investimento effettuato per realizzare le opere. Ciò è insostenibile a livello di Sistema Paese, se solo si considera che, a differenza di altre nazioni europee, l’Italia ha operato la scelta di affidare proprio agli investitori privati il compito di realizzare le infrastrutture per il diporto nautico».

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