Attualità Toscana

Proibito l’uso di altoparlanti in spiaggia: la Versilia è ”anti-rumore”

La nuova ordinanza anti-rumore del Comune di Pietrasanta dice stop ai fonospiaggia.

Gli altoparlanti in spiaggia, quelli che invitano a spostare l’auto, a mangiare i bomboloni caldi o a controllare se si vede il bambino smarrito, sono troppo rumorosi. E quindi vanno vietati. È una delle sorprese contenute nell’ordinanza anti-rumori appena emessa dal Comune di Pietrasanta. Che minaccia, per chi non rispetta le regole, multe da 103 euro a 516 euro.

L’obiettivo del Comune è abbassare i decibel dei rumori, per difendere il relax di residenti e turisti durante il periodo di massima affluenza. Rimettendo mano alla storica ordinanza che vietava, su tutto il territorio comunale, rumori e attività. «L’ordinanza – spiega il Comune – è stata modificata seguendo anche le esigenze di molti residenti e per consentire anche il mantenimento del decoro durante i mesi estivi. Fino al 30 settembre tutte quelle attività definite rumorose come cantieri edili e attività di giardinaggio con falciatrici o tosaerba nell’area del centro storico, a mare della fascia tra via Barcaio, via Ficalucci, via del Sale, via Sparta e via del Padule e all’interno dei nuclei abitati formati da almeno 25 fabbricati potranno essere svolte nella fascia oraria tra le 9 e le 13 e tra le 16 e le 20. Unica eccezione i cantieri di urgenza e di pubblica utilità».

«L’ordinanza – prosegue il Comune – punta a rendere compatibili le esigenze di natura abitativa e quelle di soggiorno con quelle delle attività economiche e lavorative. L’ordinanza mette un freno anche agli interventi e alle attività di pubblica utilità relativi a forniture di gas, luce, acqua e al servizio di fognatura nera e rete telefonica fissa ad esclusione delle azioni effettuate con carattere di urgenza. Stop anche all’utilizzo di megafoni e altoparlanti negli stabilimenti balneari, nei campeggi e sulle spiagge, agli apparecchi televisivi, di registrazione di suoni, strumenti musicali o similari. Per quanto riguarda i dispositivi di allarme acustico antifurto (gli allarmi delle case) dovranno essere regolati secondo le disposizioni sui limiti sonori e sui tempi massimi prevista dalla legislazione in materia».

fonte: Il Tirreno

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